Frase di Thea Matera
Un sogno impregnato d'acqua, sospinge il piglio verso un suono incompiuto. Le rapide del cuore che batte a singhiozzo rallentano il moto, il cielo non ha pioggia, chiodi crepano muri d'argilla. Ho fissato il mio occhio nel vuoto, non ho cercato nulla. Nel silenzio restare immobile, ad ascoltare il disegno breve d'un volo d'insetto, fitto dedalo voltolare d'infinito, impercettibile scia di vento... E dal cielo verde colano le ali bianchicce dell'alba. Thea Matera (Comme Un Sourire)
Cerca frasi, autori, film, etc...
Frase con immagine
Condividi le nostre bellissime immagini con questa frase su Instagram, Facebook, Twitter od ovunque tu voglia.
Clicca su un'immagine per inciderci la frase e salvarla.
Vai alla lista di tutte le immagini , oppure carica una tua immagine.
Thea Matera su Amazon
Frasi affini
La bellezza è nella perla, che danza tra le onde come fa la luna fra nubi notturne, è nella fontana che zampilla nel centro della piazza, nell’istante prima dell’alba, quando il cielo s’attarda sonnolento e si riveste di luce, nella bacchetta che tocca lo spartito quando la musica è ancora silenzio e mormorio. Sta nelle chiazze difformi sul muro, nell’intemperanza dell’artista, nella nota storta sfuggita allo spartito, nello scatto dell’atleta prima del traguardo. È nel brivido prima di un bacio, nel disegno breve del volo d'insetto, impercettibile scia di vento...
Il soffione si sperde, dimentico di questa primavera strana, acerba, dissolto in sprigne pennellate sui muri raspati di Milos, sparge il suo velo di spilli nel vento di Nord - Est. Memore di antiche meridiane, con moto di crisalide, mesto s'assottiglia. Guardo in lontananza snodi abbaglianti di case bianche, fiori rossi rampicanti ricadono in crepe d'argilla, nello scrèpolo di nebuli scorci, dove sosta il geco avvinto lungo la cicatrice del muro glabro. Il ragno sa che il filo può spezzarsi e tende il filamento sull'intonaco trasverso. Si scosta la tenda dietro la piattaia, si pande il sole verderame sul groppo del piumacolo, mentre falene girano intorno alla fiamma di una candela. Stordente scalpiccío nella zona d'ombra della fragolàia, si corruga l'elianto sull'orlo sbeccato del frontone, l'albatros sorvola il mascherètto. Si svela lo schianto del passo furtivo in cieche retrovìe - non era il vuoto del disegno - dei cigli bistrati di corvi bassi nel barlume di una volièra, sul pendio a vista, dove tremano inostrati nembi. Grecale (Sguardo a Nord - Est)
Il cuore batte, e lentamente ci trascina verso l'inizio di ogni nuovo solstizio, portandoci quasi per mano, e ricordandoci ad ogni suo battito l'attrazione, che permette all'anima di orbitare su questa Terra. Senti il tuo cuore che batte amore, e l'odio diventare amore, Senti il tuo cuore portare il tempo, seguilo e lasciati trascinare dal vento, Senti il respiro della foresta, e il sole dietro la tempesta, Senti Dio e il suo messaggio, e l'impronta lasciata ad ogni suo passaggio, Senti i profumi portati dal vento, e i suoni toccati dal tempo! Senti ogni nuovo giorno sorgere nelle tue mani, e la luna attendere il tuo domani. Matura con la natura, e porta la pace e l'amore nel tuo cuore, preparati alla felicità e al dolore, abbi fiducia in Dio, dormirai serena nel tuo letto, coperta dal suo tetto. E allora senti il vento accarezzare il grano, e da una mano una farfalla spiccare il volo, senti l'equilibrio fra cuore e mente, e Dio sarà con te perennemente! La vita è preziosa, e come una rosa raccoglila dai cuori frugiferi, e conservala dentro di te!
Il Poeta guarda alla vita fissando la finestra, scorgendo l'anima nei rami, scrutando il respiro impalpabile del cielo. Protervo fiore tra suole impolverate, sulla riva divelta e sfatta, irridente acrobata su traversine di seta. Gira in bicicletta per le strade vuote masticando sillabe e fonemi, a bagnarsi gli occhi di luce, a guardare stormi di allodole volare, il nembo pendulo sospeso sul trapezio. Restano tra le righe, le parole, si dilatano le pupille di pozzi nascosti, dove l'acqua rifulge e s'eterna, dove, a schiere, sprofondano le stelle. E cerca il sole, la goccia d'acqua che si fa lacrima sul volto della pietra, il pi greco dello sciame, il mare riflesso sui muri bianchi delle case, dove ricadono glicini a grappoli mentre nubi s'affoltano su chiome di vaniglia e l'umbella. Càpita di restare seduti su ciocchi traversi ad aspettare l'alba, ad ascoltare il frinire di cicale stanche, il rombo dell'aereo che assorda, di camminare sui sassi appuntiti di terre antiche, fissare l'ultima bolla di sapone addormentarsi sull'erba. M'insegni a guardare oltre la pioggia, al di là di ombre indolenti, del riverbero della magnolia. SUNLIGHT ON THE HOAR FROST (La luce del sole sulla brina)
Carteggi Perpendicolari è un'originale silloge poetica che appare, nel suo insieme, elegante movimento di immagini sfocate, stilizzate metafore, una poetica che si apre su una vastità di emozioni impalpabili, minutamente cesellate in intellegibili fermoimmagine; una raccolta di versi criptica, surreale, in cui tracce ermetiche si fondono a frammenti di memoria, evocati dal suono del mare che irrompe e riveste di nuova luce la radura desolata, del vento, di alberi frondosi, di vie riposte, sconfinate piazze avvolte dai colori stesi di cieli accesi, di albe accecanti, di profumi che riempiono le stanze. Singolare lettura della realtà, a tratti visionaria, dove lampi di astrattismo trasformano volti, paesaggi, i contorni netti dello spazio esterno sul fil rouge di dimensioni oniriche; una scrittura estemporanea, sperimentale sentiero traversato da silenzi, dalla luce del Creato, sottili geometrie. La poesia diventa tenace gancio, la pausa, pura espressione di paesaggi incontaminati dell'anima, l'abbraccio che trattiene e salva, che accarezza e schiude l'anima, nel movimento difforme del tempo e dello spazio. I colori del mondo nutrono il cuore in una dimensione di pace, di profonda connessione con la natura, la musica sospinge vele annodate, la quiete disseta il pensiero, placa le voci di città sonnolenti, la vile impazienza, i voli declinanti. La parola è il dono corallino, lo sprazzo puro, la spontaneità del verso, il guizzo oltre il margine del rigo.
Inserita il 23/04/2022 alle ore 15:30
Altre frasi di Thea Matera
S'è distanziata l'ombra dalla meridiana, gira sul fuso il mondo e la sua ruota, - siffatti l'àncora ed il calcagno - sulla prodaia, fissati come chiodi, flagrano capelluti sfagni. Chiude gli occhi, tutto tace, sulla provenda, plicata a dense strisce, mansueta scorre l'anima in un corpo di limace. Senza riposo rotava il chiurlo, girava sul pennone come goccio l'astrolabio, si salvò il pompelmo fra le rose, in mare aperto il periplo a levante decantava il blu di Prussia del piumaggio. Dalla sediòla scambiò per apparenza il pianto di cicale, di solito non liquefa la foglia la confidenza fatta, come un sorriso di traverso fa la pesta di caprini, dall'abbaino, in disparte, raffila un arrotino il disegno delle nasse. In crogioli e matracci distillava il senso delle cose, temperava nel piatto la sua mela, s'affacciavano nella controra, come due occhi, gli orologi, e non si sperde - dagli tempo - sconnesso il solido in due punti... scese a pennello il guscio sull'artista, la rara convinzione di fragorose nuvole, la mola che sfugge all'orma di due distinte fragole. Sa di sale - è già partita - l'onda disciolta come neve, dove la voce diventa bosco, insetto che disvuole l'acqua di garofani, mutavano le triglie nell'acquaio, la fibra dell'alga sulla scrivania. Che fine ha fatto, disteso, appollaiato sul ramo di camoscio, adiacente all'ago della bussola divorava fino all'ultima parola, semmai disfece la coerenza il polline sulla veranda, s'aggiunse pure in là della pagliola il cespo millefoglie di lattuga; chissà se il cembalista suonerà le prime sette note del notturno, accresce in lui la netta meraviglia di sfuse primavere nei bistrot, nei graffiti sulle porte dei mètro. PASCORE (Eingedenken).
Inserita il 20/03/2023 alle ore 15:32
Partecipa alle ultime discussioni
Scritto da Utente anonimo
Il 05/05/2024 alle ore 05:56
Tutti possono sbagliare, ma pochi hanno il coraggio di ammetterlo
Scritto da
Nicola
Il 29/04/2024 alle ore 15:34
Interessante, però nel periodo di Pascal, adesso direi molto meno...
Scritto da Utente anonimo
Il 29/04/2024 alle ore 15:13
Il coraggio si manifesta quando affrontiamo le nostre paure, e quando lo facciamo, scopriamo che il più delle volte non c'era niente da temere...
Stefano
Registrati su AforismiCitazioni.it
La registrazione è gratuita e ti permette di lasciare i tuoi commenti sotto alle frasi, partecipare alle discussioni già avviate e inviare i tuoi aforismi alla redazione.
Registrati adesso