Frase di Mario Rigoni Stern
Vorrei che tutti potessero ascoltare il canto delle coturnici al sorgere del sole, vedere i caprioli sui pascoli in primavera, i larici arrossati dall'autunno sui cigli delle rocce, il guizzare dei pesci tra le acque chiare dei torrenti e le api raccogliere il nettare dai ciliegi in fiore.
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Frasi affini
Due Ciliegi innamorati, nati distanti, si guardavano senza potersi toccare. Li vide una Nuvola, che mossa a compassione, pianse dal dolore ed agitò le loro foglie.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono. Li vide una Tempesta, che mossa a compassione, urlò dal dolore ed agitò i loro rami.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono. Li vide una Montagna, che mossa a compassione, tremò dal dolore ed agitò i loro tronchi.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono. Nuvola, Tempesta e Montagna ignoravano, che sotto la terra, le radici dei Ciliegi erano intrecciate in un abbraccio senza tempo.
Il soffione si sperde, dimentico di questa primavera strana, acerba, dissolto in sprigne pennellate sui muri raspati di Milos, sparge il suo velo di spilli nel vento di Nord - Est. Memore di antiche meridiane, con moto di crisalide, mesto s'assottiglia. Guardo in lontananza snodi abbaglianti di case bianche, fiori rossi rampicanti ricadono in crepe d'argilla, nello scrèpolo di nebuli scorci, dove sosta il geco avvinto lungo la cicatrice del muro glabro. Il ragno sa che il filo può spezzarsi e tende il filamento sull'intonaco trasverso. Si scosta la tenda dietro la piattaia, si pande il sole verderame sul groppo del piumacolo, mentre falene girano intorno alla fiamma di una candela. Stordente scalpiccío nella zona d'ombra della fragolàia, si corruga l'elianto sull'orlo sbeccato del frontone, l'albatros sorvola il mascherètto. Si svela lo schianto del passo furtivo in cieche retrovìe - non era il vuoto del disegno - dei cigli bistrati di corvi bassi nel barlume di una volièra, sul pendio a vista, dove tremano inostrati nembi. Grecale (Sguardo a Nord - Est)
Io canto l'individuo, la singola persona, | Al tempo stesso canto la Democrazia, la massa. | L'organismo, da capo a piedi, canto | La semplice fisionomia, il cervello da soli non sono degni | della Musa: la Forma integrale ne è ben più degna, | E la Femmina canto parimenti che il Maschio. | Canto la vita immensa in passione, pulsazioni e forza, | lieto, per le più libere azioni che sotto leggi divine si attuano, | Canto l'Uomo Moderno.
Il Poeta guarda alla vita fissando la finestra, scorgendo l'anima nei rami, scrutando il respiro impalpabile del cielo. Protervo fiore tra suole impolverate, sulla riva divelta e sfatta, irridente acrobata su traversine di seta. Gira in bicicletta per le strade vuote masticando sillabe e fonemi, a bagnarsi gli occhi di luce, a guardare stormi di allodole volare, il nembo pendulo sospeso sul trapezio. Restano tra le righe, le parole, si dilatano le pupille di pozzi nascosti, dove l'acqua rifulge e s'eterna, dove, a schiere, sprofondano le stelle. E cerca il sole, la goccia d'acqua che si fa lacrima sul volto della pietra, il pi greco dello sciame, il mare riflesso sui muri bianchi delle case, dove ricadono glicini a grappoli mentre nubi s'affoltano su chiome di vaniglia e l'umbella. Càpita di restare seduti su ciocchi traversi ad aspettare l'alba, ad ascoltare il frinire di cicale stanche, il rombo dell'aereo che assorda, di camminare sui sassi appuntiti di terre antiche, fissare l'ultima bolla di sapone addormentarsi sull'erba. M'insegni a guardare oltre la pioggia, al di là di ombre indolenti, del riverbero della magnolia. SUNLIGHT ON THE HOAR FROST (La luce del sole sulla brina)
Altre frasi di Mario Rigoni Stern
Mario Rigoni Stern (Asiago, 1º novembre 1921 – Asiago, 16 giugno 2008) è stato un militare e scrittore italiano.
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Scritto da Utente anonimo
Il 15/05/2024 alle ore 19:23
Che brutta cosa…
Scritto da
Claudia
Il 15/05/2024 alle ore 09:11
Tutti mi dicono che la mia incapacità di essere razionale è un difetto, ma in realtà vedete che è quasi un requisito per essere felici? ❣
Mi sono sempre chiesta che effetto facesse il suono della nostra lingua a chi non è italiano, ma non immaginavo questo...
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