Frase di Enrico Brizzi
A casa, in definitiva, preferivi restarci il meno possibile, e solo la desideravi davvero quando nella bruma dell'alba tornavi sconvolto e all'improvviso ti sembrava di aver perduto le chiavi. Dovevi frugarti, ispezionare le tasche secondarie. Pregavi di trovarle, le kazzo di chiavi, per salire a farti un tè buonissimo, lavarti, prima di cappottare sul letto. Desideravi come nient'altro rientrare sano e salvo a casa tua.
Cerca frasi, autori, film, etc...
Frase con immagine
Condividi le nostre bellissime immagini con questa frase su Instagram, Facebook, Twitter od ovunque tu voglia.
Clicca su un'immagine per inciderci la frase e salvarla.
Vai alla lista di tutte le immagini , oppure carica una tua immagine.
Enrico Brizzi su Amazon
Frasi affini
E ti accolsi in un'alba di miragli, di apocrifi risvegli di lecci e di ginestre, in un silenzio sgombro di mortai, di laschi abeti, dove si nasconde il sole quando vuol dormire. Con l'anima in catene riabbracciai il tuo canto tra i colori estinti nelle crune di agorai e tu, cavaliere azzurro, avevi ancora negli occhi reste di pupi riversi sui ginocchi, e di bagatti, di loriche mozzate nelle fosse di tetragoni capestri. Hanno artigli i tuoi sogni di bambino, denti aguzzi di scudati ostri le tue notti, blandiva la tua nervata guancia una scaglia di oleandro, il lacerato becco della cima dove pregavi come un Angelo in un raggio di trifogli. (WORMHOLES -Dalla Trincea).
Inserita il 06/03/2023 alle ore 12:20
S'è distanziata l'ombra dalla meridiana, gira sul fuso il mondo e la sua ruota, - siffatti l'àncora ed il calcagno - sulla prodaia, fissati come chiodi, flagrano capelluti sfagni. Chiude gli occhi, tutto tace, sulla provenda, plicata a dense strisce, mansueta scorre l'anima in un corpo di limace. Senza riposo rotava il chiurlo, girava sul pennone come goccio l'astrolabio, si salvò il pompelmo fra le rose, in mare aperto il periplo a levante decantava il blu di Prussia del piumaggio. Dalla sediòla scambiò per apparenza il pianto di cicale, di solito non liquefa la foglia la confidenza fatta, come un sorriso di traverso fa la pesta di caprini, dall'abbaino, in disparte, raffila un arrotino il disegno delle nasse. In crogioli e matracci distillava il senso delle cose, temperava nel piatto la sua mela, s'affacciavano nella controra, come due occhi, gli orologi, e non si sperde - dagli tempo - sconnesso il solido in due punti... scese a pennello il guscio sull'artista, la rara convinzione di fragorose nuvole, la mola che sfugge all'orma di due distinte fragole. Sa di sale - è già partita - l'onda disciolta come neve, dove la voce diventa bosco, insetto che disvuole l'acqua di garofani, mutavano le triglie nell'acquaio, la fibra dell'alga sulla scrivania. Che fine ha fatto, disteso, appollaiato sul ramo di camoscio, adiacente all'ago della bussola divorava fino all'ultima parola, semmai disfece la coerenza il polline sulla veranda, s'aggiunse pure in là della pagliola il cespo millefoglie di lattuga; chissà se il cembalista suonerà le prime sette note del notturno, accresce in lui la netta meraviglia di sfuse primavere nei bistrot, nei graffiti sulle porte dei mètro. PASCORE (Eingedenken).
Inserita il 20/03/2023 alle ore 15:32
La bellezza è nella perla, che danza tra le onde come fa la luna fra nubi notturne, è nella fontana che zampilla nel centro della piazza, nell’istante prima dell’alba, quando il cielo s’attarda sonnolento e si riveste di luce, nella bacchetta che tocca lo spartito quando la musica è ancora silenzio e mormorio. Sta nelle chiazze difformi sul muro, nell’intemperanza dell’artista, nella nota storta sfuggita allo spartito, nello scatto dell’atleta prima del traguardo. È nel brivido prima di un bacio, nel disegno breve del volo d'insetto, impercettibile scia di vento...
Altre frasi di Enrico Brizzi
Partecipa alle ultime discussioni
Scritto da
Nicola
Il 29/04/2024 alle ore 15:34
Interessante, però nel periodo di Pascal, adesso direi molto meno...
Scritto da Utente anonimo
Il 29/04/2024 alle ore 15:13
Il coraggio si manifesta quando affrontiamo le nostre paure, e quando lo facciamo, scopriamo che il più delle volte non c'era niente da temere...
Stefano
Scritto da
Nicola
Il 29/04/2024 alle ore 12:47
L'ho sempre sospettato che l'umanità è più stupida che geniale...
Registrati su AforismiCitazioni.it
La registrazione è gratuita e ti permette di lasciare i tuoi commenti sotto alle frasi, partecipare alle discussioni già avviate e inviare i tuoi aforismi alla redazione.
Registrati adesso