Josè Mourinho | AforismiCitazioni.it

Io voglio la possibilità di cambiare la filosofia calcistica, non esistono allenatori con le stesse idee.

Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia meglio di me.

Mi rialzo con i proieittili che mi sparano addosso e lo farò sempre. Sono nato in questo modo nel calcio e così morirò.

A me non piace la prostituzione intellettuale, a me piace l'onestà intellettuale. Mi sembra che negli ultimi giorni ci sia una grandissima manipolazione intellettuale, un grande lavoro organizzato per cambiare l'opinione pubblica per un mondo che non è il mio.

Solo uno tra ventuno non voleva darmi la laurea honoris causa, ma è normale, anche Gesù non piaceva a tutti.

Posso lavorare di più. Quello che invece non posso fare sono i miracoli: io non sono Merlino o Harry Potter.

Parlare di fair play, di rispetto per l'avversario e di cartellino rosso al razzismo, non devono essere parole, devono essere fatti.

Non sono responsabile se l'Inter non vince la coppa campioni da 50 anni. Sono responsabile solo di non averla vinta l'anno scorso.

Non parlo di giocatori che qui non ci sono nè di quelli che possiamo avere o volere. Il mercato è aperto fino al 31 agosto. È come una porta tipo far west che si apre in tutti e due i modi: bisogna anche vedere se qualcuno è interessato ad un giocatore nostro.

Ancelotti non è mio amico, ma se il Chelsea dovesse vincere lo scudetto, sarebbe bravo perché sono tre anni che non lo vincono.

Chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio.

Io lavoro per l'Inter e faccio il bene della mia società. Se i giornalisti mi odiano non è un problema mio.

Non ho mai detto di essere un fenomeno, però non è certo colpa mia se, nel 2004, dopo essere arrivato al Chelsea e aver chiesto perché stavano cambiando Ranieri, mi hanno risposto che volevano vincere e con lui non sarebbe mai capitato. Di questo io non ho proprio colpe.

Avere una rosa di 28 elementi è un problema, non mi piace avere tanti giocatori, si gioca 11 contro 11 e averne 28-30 non è positivo, non è bello avere in ritiro giocatori che non voglio e che sanno che non conto su di loro.

Posso lavorare di più. Quello che invece non posso fare sono i miracoli: io non sono Merlino o Harry Potter.

Un allenatore vincente di un grande club do­vrebbe avere la certezza di resta­re almeno cinque o sei anni.

Sai cos'è un trascinatore? Certe bugie a volte servono.

Quando sono arrivato all'Inter non avevo neanche un ufficio. Quando me ne andrò chi mi sostituirà ce l'avrà.

Io voglio la possibilità di cambiare la filosofia calcistica, non esistono allenatori con le stesse idee.

Ho sempre detto che i miei giocatori sono i migliori del mondo: l'ho fatto quando allenavo una piccola squadra, l'ho fatto al Porto e poi al Chelsea. Ora i migliori del mondo sono i calciatori dell'Inter.

Per me, una persona eccezionale è quella che si interroga di continuo laddove altri vanno avanti come pecore.

Pagina autore: Anna Lucia D'Adamo
Frasi in archivio: 1

Pagina autore: Aldo Carotenuto
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Aldo Carotenuto (Napoli, 25 gennaio 1933 – Roma, 14 febbraio 2005) è stato uno psicoanalista, scrittore e accademico italiano, docente presso l'università La Sapienza di Roma, nonché uno dei massimi esponenti dello junghismo internazionale.