Frase di Fabrizio Moro

Non importa se non sai reagire | pensa a tuo nonno che, a soli vent'anni, aveva bisogno di un fucile | perché un politico mandava a morire | per gli ideali di teste impazzite | evanescenti e disinibite | sognavano gloria e strappavano vite | come petali di margherite.

Quando ho capito che dovevo disintossicarmi, un altro disagio è arrivato: la paura di ammalarmi ha iniziato a condizionarmi. Ero ipocondriaco: non uscivo più di casa se non ero sicuro di andare in un luogo con vicino un ospedale. E pure con le donne avevo problemi. Per paura delle malattie, non volevo più fare l'amore. Ho rinunciato al sesso per un bel pò.

Per anni ho abusato di alcol e droghe. Ho iniziato a 18 anni: con gli amici andavo in discoteca e prendevo pasticche, tipo l'ecstasy, per ‘sballarè. E l'alcol scorreva a fiumi. Poi a 27 anni ho smesso. [...] Io sono un vigliacco, ho il terrore della morte. A un certo punto ho iniziato a stare male, mi sentivo debole. Sono andato a fare le analisi del sangue. E i risultati mi hanno spaventato.

I soldi, fuori o dentro il salvadanaio, fanno sempre rumore.

Se non elimini i rumori esterni non potrai concentrarti sui rumori che hai dentro.

Ascoltare e ascoltarsi. perché solo quando si ascolta il rumore che ci si porta dentro si può poi essere pronti ad accogliere la parola altrui.

Rumori di passi echeggiano nella memoria
Giù nel passaggio che non abbiamo percorso
Verso la porta che non abbiamo mai aperto
Dentro il roseto.