Ciò che mi ispira non è tanto la musica in sè, quanto la possibilità di interagire con i compositori. Penso che questo è ciò che mi ha guidato in tutto quello che ho fatto.

Quando un pianista si siede ed esegue un pezzo virtuoso, in senso tecnico sta trasmettendo informazioni ad una macchina più di quanto consenta qualsiasi altra attività umana che coinvolge macchine.

Si deve sempre ricordare che questi sono giorni in cui si può fare musica picchiando sul bidone della spazzatura, perché è molto facile realizzare i suoni e mettere insieme i suoni per produrre qualcosa che sembra essere musica. Ma è altrettanto difficile, ed è sempre stato così, fare buona musica.

Non ho mai avuto preoccupazioni circa il fatto che i sintetizzatori avrebbero dovuto sostituire i musicisti. Prima di tutto devi essere un musicista per fare musica con un sintetizzatore.

Mi piacerebbe continuare a guardarmi indietro dicendo a me stesso che sono cresciuto come persona... La musica mi ha seguito nel processo... Quello che sto facendo mi rappresenta.

Leggere è come pensare, come pregare, come parlare con un amico, come esporre le tue idee, come ascoltare le idee degli altri, come ascoltare musica, come contemplare un paesaggio, come uscire a fare una passeggiata sulla spiaggia.

L'arte non deve essere condizionata dal bacino di utenza o dal pubblico che si pensa di avere o che si vorrebbe. Così non sarebbe più arte, ma un lavoro su commissione. Non ci sarebbe più nulla di creativo, non ci sarebbe più nè un estro nè una vena artistica. Io sono un cantautore, non impronto la vita e la musica sugli altri.

Grazie Mamma! Non solo per una questione di dna, ma la ringrazio anche per avermi spinto da piccolo a studiare alla scuola di recitazione: è sempre stata l'artista di famiglia, dipingeva le tele con gli acquerelli e da piccolo, grazie a lei, ascoltavo solo musica classica. Anzichè fare calcetto, io studiavo musica e teatro.