[La fede] Con me nel carcer nero | ragiona il prigioniero; | si scorda gli affanni e pene, | e al suon di sue catene | cantando va talor.

Nega agli afflitti aita, | chi dubbiosa la porge.

Il tempo è infedele a chi ne abusa.

Se resto sul lido, | Se sciolgo le vele, | Infido, crudele | mi sento chiamar: | E intanto confuso | Nel dubbio funesto, | Non parto, non resto, | Ma provo il martire | Che avrei nel partire, che avrei nel restar.

Giacomo: Certo che è una situazione Kafkiana...
Aldo: Ma, precisamente, questo Kafkian, chi è?

Cerchiamo la perfezione, senza renderci conto che nel nostro piccolo abbiamo già tutti i tasselli per essere felici.

è forse una remota speranza la felicità?
Godersi il sole in dicembre, non molto lontano da qui nevica.

Paolo: ...e non mi venire a dire che sei felice, che rido fino a farmi venire un ictus.