Aforismi e Citazioni | Categoria: Volgarità

Quando si è giovani, si preferiscono i mesi volgari, le stagioni piene. Invecchiando si impara ad apprezzare i periodi intermedi, quei mesi che non si sanno decidere. Forse è un modo per ammettere che le cose non potranno mai piú avere la stessa certezza. O forse soltanto un modo di ammettere che preferiamo i traghetti vuoti.

La malignità e la prontezza con cui accettavano pettegolezzi e insinuazioni sulla volgarità dei condomini dei piani inferiori o sull'arroganza di quelli degli ultimi piani, raggiungevano l'intensità di un pregiudizio razziale.

Il male è volgare e sempre umano, e dorme nel nostro letto e mangia al nostro tavolo.

Se la folla si è abituata ad andare a teatro; se tutti siamo arrivati a considerare il teatro un'arte inferiore, un mezzo volgare di distrazione, e a servircene come sfogo per i nostri istinti peggiori, ciò accade perché ci hanno troppo spesso ripetuto che era teatro, cioè menzogna e illusione.

La volgarità è la malattia della finta modernità.

Star soli è necessario.
e se non sei volgare,
dovunque potrai stare
in luogo solitario.

Nell'oceano delle volgarità i pensieri nobili appaiono come delle isole.

Tutto ciò che ci trasporta fuori di noi ha qualcosa di sublime. E il sublime consola delle brutture della vita volgare al disopra della quale ci libra.

Gaetano: Devi comprare un libro di ornitologia... No: di ornitologia! è un libro sugli uccelli... E non fare il volgare! [Al telefono con Pasquale]

John Doe: Che assurde, ridicole marionette siamo, sgambettanti su un volgare palcoscenico. Ci diverte soltanto ballare, scopare, senza pensieri ignorando quello che siamo... niente. Non per questo siamo stati creati.

X giurato: è un volgare analfabeta. Chi gli ha imparato mai niente?
XI giurato: Insegnato... mai niente.

Belle: Qualcosa in lui si trasformò | era sgarbato, un pò volgare, ora no | è timido, piacevole | non mi ero accorta che ora è incantevole.

La volgarità offende chi la usa, non chi la subisce.
[In replica alle affermazioni del governatore uscente, Stefano Caldoro, che lo aveva precedentemente definito "capo dei banditi"]

Anastasio "Ciambellone", Ciambellano di corte: Per portare oggi una principessa in prima pagina c'è un solo modo. La principessa Letizia deve innamorarsi di un disoccupato povero, ignorante, grezzo e volgare.
Principessa Letizia: Dove lo trovo un povero?
Anastasio: Lo trova, lo trova!

Bridget: Ah! A parte il fatto che fumo, che bevo, che ho una madre volgare e... soffro di diarrea verbale...
Mark: No, tu mi piaci da morire, Bridget, così come sei.

Faina: [dopo che Eddie gli aveva detto che Roger non era in casa sua] Senti, Valiant. Ci hanno soffiato che il coniglio è sicuramente venuto qui! Informazione abbandonata da diverse altre. Per cui non dire "sbronzate"!
Eddie: Se continui a dire tutte queste volgarità, dovrò lavarti la bocca col sapone! [gli ficca in bocca una saponetta e le altre faine si sbellicano dalle risate]

L'illusione di poter coltivare un'amicizia era svanita e la scena avvenuta al molo, in tutta la sua meschina volgarità, aveva gettato una luce di verità sul suo attimo di follia. Le pareva che le parole del suo tutore avessero messo a nudo di fronte alla folla ghignante i segreti tormenti della sua coscienza.

E con questo non sto dicendo che la televisione sia volgare e stupida perché le persone che compongono il Pubblico sono volgari e stupide. La televisione è ciò che è per il semplice motivo che la gente tende ad assomigliarsi terribilmente proprio nei suoi interessi volgari, morbosi e stupidi, e a essere estremamente diversa per quanto riguarda gli interessi raffinati, estetici e nobili.

è la triste verità, ma abbiamo perduto la capacità di dare bei nomi alle cose. I nomi sono tutto. Io non litigo mai con le azioni. Litigo solo con le parole. Per questo odio il realismo volgare nella letteratura. Chi chiama vanga una vanga dovrebbe essere costretto ad usarla. È l'unica cosa per cui è adatto.

La morte è l'unica cosa che mi terrorizza. La odio. [...] perché, [...] oggi a tutto si può sopravvivere fuorchè a questo. La morte e la volgarità, nel diciannovesimo secolo, sono gli unici due fenomeni che non si riescono a spiegare.