La pelle umana delle cose, il derma della realtà , ecco con che cosa gioca anzitutto il cinema.
Quando vado al cinema voglio finire in un mondo diverso.
Penso che gli uomini di cinema debbano sempre essere legati, come ispirazione, al loro tempo. Non tanto per esprimerlo nei suoi eventi più crudi e più tragici, quanto per raccoglierne le risonanze dentro di sè.
La maggior parte dei registi mente, ne sono profondamente convinto. È così facile servirsi del cinema che pochissimi, oggi, arrivano a dimenticare l'efficacia del mezzo che hanno tra le mani.
Quando a Parigi cammino per strade sconosciute mi sembra di essere sul set di un cinema. È puro divertimento il semplice andare a spasso per la città .
Buster Keaton rappresenta una grande risorsa per il mondo del cinema. Riesce a far andare al cinema persone che non avrebbero voluto guardare altro e riesce ad impressionare un mondo sfinito dicendo che la vita, alla fine, è uno stupido affare senza conseguenze.
Il cinema, a furia di rendere tutto patetico e sentimentale, rende cinici. Non dà all'uomo che atteggiamenti.
Ho una casa, un lavoro, uno stipendio, fin troppo tempo libero, sono collegata alla rete, vado spesso al cinema. Ma dormo sola la notte. Ed è come non avere nulla.
Alcune stelle del cinema portano gli occhiali da sole anche in chiesa. Hanno paura che Dio possa riconoscerli e chiedere un autografo.
Il cinema è il business più losco al mondo.
Non sono un grande pedagogo. Sono più incline a lasciare fare alle persone quello che vogliono. I miei nipoti li prendo, gli parlo, rido con loro e andiamo nei musei e al cinema insieme. So come si fa. Ma non sono un bravo educatore.
Nel cinema tentiamo di fingere, ma nel teatro si dice che siano i più saggi ad essere ingannati.
Clint Eastwood è un regista e un filmmaker straordinario, un'icona del cinema americano da decenni. Dai film della serie dell'Ispettore Callaghan è passato a una fase diversa, decisamente più seria. E ha mostrato di essere un formidabile narratore di storie.
Il motivo per cui tante star del cinema girano i film in Europa? L'esattore delle tasse fa uscire il ladro che c'è in ciascuno di noi.
Vorrei far cinema, avere dei bambini e tornare più spesso in Italia.
[Sulla sua vita sotto scorta] Al cinema non vado da trent'anni, al mare da dieci anni.
Io mi divido fra Roma e Pisa, la mia città . Prevalentemente vivo a Roma perché il cinema si fa qua. Ma quando posso torno volentieri nella mia città , dove trovo più una dimensione adatta a me.
L'Italia è un paese fatto di artisti conosciuti in tutto il mondo, di grandissimi attori, di registi che hanno fatto tantissimo. Dovrebbe essere prioritario difendere l'arte, il cinema, il teatro. Fa parte del nostro Dna, e della nostra cultura. Troppo spesso l'arte viene messa in secondo piano.
Non so cosa significano la parola carriera e attore. Sono entrato nell'ingranaggio del cinema. Spesso mi propongono film che non mi piacciono e non li accetto.
La grande occasione l'ho avuta con "Tre tocchi", film diretto dal grande Marco Risi che è poi diventato un amico fraterno. Quando mi ha scelto avevo 30 anni. Non ci credevo perché il mio sogno era interpretare un ruolo da protagonista al cinema con un grande regista ed era diventato realtà . A livello artistico è cambiata moltissimo la mia vita, ma a livello di visibilità no essendo un film di nicchia.
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