Mio nonno era talmente aggressivo e arrogante che sulla sua tomba, sotto la foto, c'era scritto: Cazzo guardi?
Sapete come nel notiziario serale dicano sempre che il mercato azionario sia in una fase elevata di scambio attivo, o in una fase lenta di scambio moderato, o sia in una fase di scambio altalenante, o quello che sia. Bene, non ce ne frega un cazzo.
Non lo so, cara - lui non mi ha mai succhiato il cazzo.
- Commissario Auricchio: Belva umana, guarda che tu sarai la belva umana, ma se io mi incazzo divento brutto, divento!- Fracchia: Guardi che veramente è già sulla buona strada, lei...- Commissario Auricchio: Ti spezzo la carotide, maledetto!
Un uomo è due persone, sè stesso e il suo cazzo. Un uomo porta sempre il suo amico alle feste. Dei due, l'amico è più simpatico, perché è più spontaneo nel manifestare i suoi sentimenti.
Se non si ha la pretesa di diventare un cuoco di baldacchino non credo sia necessario per riuscire, di nascere con una cazzaruola in capo basta la passione, molta attenzione e l'avvezzarsi precisi: poi scegliete sempre per materia prima roba della più fine, che questa vi farà figurare.
Fottendo un frate a gambe in spalla un tratto con un palmo di cazzo un'abadessa, dal gran piacere in paradiso astratto non conosceva il tondo della fessa; onde spinto da furia come un matto, nel tondo avendo la sua lancia messa disse: Oh che dolce di peccar cagione! Utrum se il cazzo suo fu buggerone?
Mentre con divozion stava parlando suor Cherubina con fra Galeazzo, per disgrazia la madre starnutando cacciò un peto dal cul con gran schiamazzo. Il frate a quel saluto diè rimando e le rispose in fretta: qualche cazzo. La monaca turbossi e l'ebbe a male. Utrum se questo fu caso papale?
Frate Cipolla gran predicatore veggendo gli altri frati a buggerare, trovato un fraticel si mise in core voler un tal secreto anch'ei provare; ma ben presto alla prima fece errore spingendo il cazzo in su senza bagnare, onde fè di quel cul un melgranato. Utrum se per provar fece peccato?
Nei gran caldi di luglio frate Alberto, per schivar l'ozio e tutti gli altri vizi, menava il cazzo a tutti i suoi novizi. Fu questa opra profana ovver di merito?
Fottiamoci anima mia, fottiamoci presto,poichè tutti per fotter nati siamo;e se tùl cazzo adori, io la potta amo,e saria 'l mondo un cazzo senza questo.
Posami questa gamba in su la spalla, et levami dal cazzo anco la mano, e quando vuoi ch'io spinga forte o piano, piano o forte col cul sul letto balla.
Dè gesuiti il padre sacristano per raffrenar la sua lussuria tanta, cacciò il cazzo e i coglion nell'acqua santa. Fu caso meritorio oppur profano?
Era gravida monna Berniciglia e vide un cazzo dalla sua finestra colla testa sì grossa, che somiglia ad un grosso bolzon d'una balestra; lei, che voglia n'avea, lo prese a briglia tutta gioiosa colla sua man destra e se lo pose in bocca con gran furia. Peccò costei di gola o di lussuria?
Confessando una vedova un Teatino nella carne sentia gran tentazione, e per far stare il cazzo a capo chino lo prese ad ambo man con divozione; e tanto su e giù scosse il meschino che spuntò la bambagia dal giubbone e mandò lussuria in precipizio; utrum se questo fu castigo o vizio?
Suor Marta la lussuria avea nel sesso e volendo la carne lacerare, prese un cazzo di vetro d'un commesso e con la potta cominciò a scherzare; ma spinta dal furore a un colp'istesso volendo tutto dentro farlo entrare, le si ruppe la potta e 'l cul che è peggio. Utrum se per far ben fè sacrilegio?
Oimè! la potta! oimè! crudel! che fai, con questo così grosso orrendo cazzo? - Taci, cor mio, che così gran sollazzo non ci cangi il padrone in stenti e guai.
Un cocchiero Lombardo aveva in casa una cognata detta Dorotea; del cocchiero una notte il cazzo annasa e finge che la madre le dolea; quei forse che l'avea già persuasa a questo, il cazzo ritto le porgea dicendo: or prendi su, cognata questo. Lo prese. Or cerco se commesse incesto?
Ma lasciam'ir le ciance, e sino al core ficcami il cazzo, e fà che mi si schianti l'anima, ch'in sul cazzo hor nasce hor muore; e se possibil fore, non mi tener della potta anche i coglioni, d'ogni piacere fortuni testimoni.
Destossi l'abadessa con gran furia sognando di mangiar latte e giuncate, trovossi in bocca il cazzo dell'abate. Fu peccato di gola o di lussuria?
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