Play out. Una curiosità linguistica che fa sorridere gli inglesi quando scoprono come noi italiani usiamo questo termine nel contesto calcistico, in particolare riferendosi agli incontri decisivi per non retrocedere. Per gli inglesi, il termine corretto sarebbe "play-offs", utilizzato generalmente per indicare le partite che si aggiungono al normale calendario e che determinano promozioni o salvataggi dalle retrocessioni.
Tra gli anglicismi adottati in modo piuttosto curioso in Italia, troviamo una serie di termini che, se analizzati, possono destare un po' di ilarità: "sporting" che vorrebbe dire sportivo, "footing" usato per indicare il jogging, "mister" per allenatore (mentre gli inglesi userebbero "boss" o "coach"), e "bomber" per indicare un attaccante molto efficace, completamente assente nell'uso inglese in questo contesto. E non finisce qui: "smart working" intendendo lavoro agile, "smoking" che in realtà si tradurrebbe con "dinner jacket", "sexy shop" che sarebbe più precisamente "sex shop", e "baby killer", un termine assolutamente fuorviante rispetto al tragico significato letterale.
Questo fenomeno dimostra come talvolta si evitino termini italiani più appropriati forse per una ricerca di internazionalità o per evitare ripetizioni, ma che in realtà svela una certa limitazione nel vocabolario disponibile. Un episodio raccontato da un cronista illustra bene questa situazione: descrivendo un incidente capitato a un cittadino inglese colpito accidentalmente da uno strumento meccanico, il reporter scrisse che "Il turista inglese John Smith, colpito da una chiave connazionale, giaceva bocconi di fronte all'università omonima". Un chiaro esempio di come la creatività linguistica possa talvolta superare i confini del comico.
