Valerio Magrelli | AforismiCitazioni.it

Non mi basta decidere per me, voglio farlo anche per te. Voglio che tu sia libero di ubbidirmi.

Io analizzo gli inganni, le pulsioni, l'egoismo. Io sono lo studioso della forza e della sopraffazione, il massimo esperto del "brutto" morale. Io sono il Grande Cacologo. Ma quando accade il bene… che cosa devo dirvi?, resto senza risposta. Chissà, forse un errore.

Per uscire dall'impasse, bisognerebbe ricorrere all'"affidamento" di larga parte dell'elettorato, afflitta da una tragica minorità, da una insipienza che diventa smania autodistruttiva.

La fede si è trasformata, da scelta individuale, in strumento di sopraffazione.

Ecco la sciagurata formazione: i genitori avanti, i due figli sui sedili posteriori, a litigare per l'intera durata del viaggio.

Almeno all'inizio, scoprirmi superiore a lui in qualcosa, me lo fece apparire fragilissimo, e soprattutto, per la prima volta, mi diede il senso della mia fragilità: non c'era piú nessuno a ripararmi, anzi, adesso ero io a dovermi prendere cura di qualcuno.

La malattia accomuna gli individui, rendendoli indistinti rappresentanti di una classe (gli artrosici, i Parkinson). Nel suo caso il male costituí una breccia grazie alla quale penetrare nelle difese che per tutta la vita lo avevano protetto.

Il figlio come un filo che deve entrare nella cruna della propria crescita. Il padre come un filo che va sfilato.

Io ho 22 anni di Vita, piú trentatre di Merda da burocrazia, laboratori clinici, astanterie, ricerca di parcheggi, visite militari, e infine stampanti.

Due strade alternative alla parola: se una era la musica, l'altra era il tatto.

Non ce lo aspettavamo, eppure, benchè nel peggiore dei modi, l'Immaginazione è davvero arrivata al potere. Cosí, la parola d'ordine del Sessantotto è stata realizzata da Mediaset.

Io abito il mio cervello
come un tranquillo possidente le sue terre.

E il sonno si allarga nel sonno
come un secondo corpo intollerabile.

Molto sottrae il sonno alla vita.

È specialmente nel pianto
che l'anima manifesta
la sua presenza.

Ammirevole è la vita delle cose.
Nulla trapela dai loro gesti.

Dicembre, il lavandino si è svuotato:
tutta la luce se ne è andata via,
finchè il mese sfinito, prosciugato,
giunge al cospetto di Santa Lucia.

Mio giugno, anello solstiziale
di sangue, di nozze, di addio,
eterna vigilia di quella vacanza
che infine giungerà pura.

Parlavi della nascita,
descrivevi la nascita,
affidavi alla nascita
la parola segreta di ogni storia:
Continua.

Qui si scrive soltanto
di odio, nei bagni pubblici,
ma di un odio che gira
come una sigaretta fra compagni.