John Lennon | AforismiCitazioni.it

La musica è proprietà di tutti. Sono solo gli editori che pensano che la gente possa possederla.

Quelli di voi seduti nei posti più economici vorrebbero battere le mani? E il resto degli altri possono far tintinnare la gioielleria.

Amare significa dover dire mi dispiace ogni quindici minuti.

L'amore è una promessa, l'amore è un souvenir, una volta dato, mai dimenticarlo, mai lasciarlo sparire.

"Come vi influenza l'adulazione delle teenagers?"
"Quando inizio a montarmi la testa, guardo Ringo e mi rendo perfettamente conto che non siamo Superman."

Il tempo che ti piace sprecare non è sprecato.

Alcuni sono disposti a qualsiasi cosa, meno che a vivere qui e ora.

Se essere egocentrico significa credere in ciò che faccio e nella mia arte o nella mia musica, allora sotto quell'aspetto puoi chiamarmi così... Io credo in quello che faccio, e lo dico.

perché rendere così triste l'essere gay?
Fare ciò che vuoi è okay.
Il corpo è solo nostro, quindi lasciateci stare.
Ed oggi con te stesso mettiti a giocare.

Combattere per la pace è come fare l'amore per la verginità.

Quando avevo cinque anni, mia madre mi ripeteva sempre che la felicità è la chiave della vita. Quando andai a scuola mi domandarono come volessi essere da grande. Io scrissi: felice. Mi dissero che non avevo capito il compito, e io dissi loro che non avevano capito la vita.

Conta la tua età dagli amici, non dagli anni. Conta la tua vita con i sorrisi, non con le lacrime.

Dio è solo un concetto col quale misuriamo il nostro dolore.

Anche tu dovresti stancarti combattendo per la pace, oppure morire.

Chiunque può avere successo. Se continui a ripeterlo un bel pò di volte puoi averlo anche tu.

Preferisco le idee agli ideali.

A Mimi [la zia] dicevo sempre: "Hai buttato via tutte le mie poesie e te ne pentirai quando sarò famoso". Non le perdonavo il fatto che non mi trattasse come un fottuto genio.

La realtà toglie molto all'immaginazione.

Prima di Elvis non c'era nulla.

La musica è di tutti. Solo gli editori pensano che appartenga a loro.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.

La fede vive di preghiere.

Non chiedere chi ha vinto: non ha vinto nessuno. Non chiedere chi ha perso: non ha perso nessuno. Non chiedere a cosa ha servito: non ha servito a nulla. Fuorchè ad eliminare cinquemila creature fra i diciotto e i trent'anni.