Giovanni Boccaccio | Aforismi e Citazioni


Giovanni Boccaccio (Certaldo o forse Firenze, giugno o luglio 1313 – Certaldo, 21 dicembre 1375) è stato uno scrittore e poeta italiano.

Esse dentro à dilicati petti, temendo e vergognando, tengono l'amorose fiamme nascose, le quali quanto più di forza abbian che le palesi coloro il sanno che l'hanno provate.

Essendo Egli infinito, diede per legge incommutabile a tutte le cose mondane aver fine.

Spesse volte avviene che l'arte è dall'arte schernita, e per ciò è poco senno il dilettarsi di schernire altrui.

Io voglio avanti uomo che abbia bisogno di ricchezza che ricchezza che abbia bisogno d'uomo.

Gli uomini sono delle femine capo e senza l'ordine loro rade volte riesce alcuna nostra opera a laudevole fine.

Amor s'io posso uscir dei tuoi artigli
appena creder posso che alcun altro uncin mai più mi pigli.

Le ricchezze dipingono l'uomo, e con i loro colori cuoprono e nascondono non solamente i difetti del corpo, ma ancora quelli dell'anima.

I falli meritan punizione così i benefici meritan guiderdone oltre alla grazia e alla misericordia.

Lidia s'innamorò forte, tanto che nè dì nè notte che in altra parte che con lui aver poteva il pensiere.

Fare molto rumore a proposito di un'offesa ricevuta, non diminuisce il dolore, ma aumenta la vergogna.