Bette Davis | AforismiCitazioni.it

L'amore non è abbastanza. Deve essere il fondamento, la pietra angolare - ma non la struttura completa. È troppo duttile, troppo arrendevole.

Ecco che passano i famosi bei momenti che hanno avuto tutti.

Tenta l'impossibile per poter migliorare il tuo lavoro.

Fin da quando avevo sei anni mi sono sentita sexy. E lasciate che vi dica che fu un inferno, un puro inferno, dover aspettare per poter fare qualcosa a riguardo.

Se non sei mai stato odiato da tuo figlio, non sei mai stato genitore.

Ho sperimentato che una persona non può, in qualsiasi forma o modo, dipendere dalle relazioni umane per avere delle gratificazioni durature. Il lavoro soltanto è quello che davvero soddisfa.

Ci sono molte cose che si potrebbero dire di lei. Che è intelligente, generosa, simpatica e brillante. Sarebbero tutte bugie, ma si potrebbero dire.

Joan piange sempre molto. Penso che abbia il condotto lacrimale collegato alla vescica.

Penso che non sia mai esistita al mondo una donna più difficile.

Il momento migliore che ho passato con Joan Crawford è stato quando l'ho buttata per le scale.

Da me Hollywood ha sempre preteso la bellezza, ma io mi sono battuta per essere una persona reale.

La qualità della recitazione era decisamente migliore alle feste hollywoodiane che sul set.

Il mio quarto marito ed io avevamo liti furibonde e lui usava più le mani che le parole. Dovrebbero riscrivere le parole della cerimonia di matrimonio con "In salute ed inferno...".

Non avrei mai dovuto sposarmi, ma non volevo stare sola. Sono cresciuta rispettando le convenzioni e con il matrimonio l'amore è finito... ho paura che sia andata proprio così.

Sono stata la prima celebrità ad uscire tutta bagnata dall'acqua.

Quando ho visto le scene delle mie prime riprese sono uscita urlando dalla sala di proiezione.

Davis Bette
Ci è riuscita nel modo più difficile.

Se trovassi un uomo con 15 milioni di dollari, trasferirei sul mio conto metà dei soldi prima del matrimonio e garantirei per la sua morte entro un anno dal fatidico 'sì'.

Nel 1972 ho girato un film in Italia, "Lo scopone scientifico". Sarebbe stata una magnifica esperienza se non avessi dovuto recitare con un attore italiano che si chiama, se ben
ricordo, Alberto Sordido.

Le mie passioni erano tutte unite assieme come le dita che formano un pugno. La determinazione è oggi considerata un'aggressione; allora io sapevo fosse uno scopo.