Andrea Pirlo | AforismiCitazioni.it

Quando si gioca nelle grandi squadre non scegli, cerchi di prendere tutto.

Mario [Balotelli], comunque, è uno forte per davvero, con e senza cresta.

[Sull'Europeo] Quando perdi resta solo amarezza, quello conquistato prima viene cancellato. Vero, il cammino è stato positivo ma se non vinci è come non avessi fatto niente.

Qui [in Italia] gli stranieri compiono il salto di qualità perché ogni partita è difficile, dalla prima all'ultima.

[Sulle polemiche in Supercoppa italiana] La Juve è la squadra più famosa, anche nel mondo, con tantissimi tifosi a favore e tanti contro. Quindi, trattasi di normale accanimento, quando si vince.

[Coi tifosi juventini] è stato amore a prima vista, da subito. Un sostegno incredibile che mi ha aiutato a inserirmi, anche in città. Non era facile dopo dieci anni di Milan, invece...

Se ho temuto di non farcela col Milan a +4? No, ero dispiaciuto perché pensavo di stravincere e invece ci saremmo dovuti accontentare di vincere.

Quando si vince si dà fastidio.

Cosa penso della terza stella della Juve? Non entro nel merito. Da avversario ho sempre pensato che la Juve avesse vinto quegli scudetti perché era molto forte. Furono campionati vinti sul campo.

[Su Andrea Agnelli] Quando viene a Vinovo è come l'allenatore, chiede di vincere come la Juve, storicamente, è abituata a fare, dando il meglio per questa maglia.

Quando mi sposto lo faccio per vincere.

Nelle notti di Champions con 80.000 spettatori San Siro è uno spettacolo. Ma per tifo, rimbombo ed effetto sonoro la nostra casa [della Juventus] è molto simile: sono in 40.000 ma sembrano di più.

[Asamoah, Isla, Giovinco, Lucio i nuovi] Con impegno e volontà stanno diventando juventini.

Se una punizione è tirata come si deve, è imparabile.

[Su Antonio Conte] è un grandissimo allenatore. Io ne ho avuti tanti, ma nessuno così meticoloso nel lavoro e bravo a spiegare le cose. Dal punto di vista tattico e didattico è perfino più bravo di Ancelotti e Lippi, che pure hanno tante qualità. [...] Conte è un talento della panchina.

Per vincere serve grande personalità, altrimenti gli avversari ti mangiano.

Il talento viene prima e va coltivato con il lavoro. Se non ce l'hai puoi lavorare tutto il giorno ma non verrà fuori.