Frase di Sri Aurobindo

Il mondo intero aspira alla libertà, e tuttavia ogni creatura è innamorata delle sue catene. Tale è il primo paradosso ed il nodo inestricabile della nostra natura.

Confesso di non sentire per la libertà di stampa quell'amore completo e istantaneo che si prova per le cose sovranamente buone per natura. Io l'amo assai più in considerazione dei mali che essa impedisce che dei beni che produce.

[Posa, al re] Rinunciate al culto innaturale che ci annienta. [...] Un tratto della vostra penna e il mondo è creato una seconda volta. Dateci, sire, la libertà di pensiero!

Abbiamo bevuto fino a ubriacarci davvero, fino a correre su in camera da letto a fare l'amore, di nuovo e poi di nuovo ancora, come se non ci fossimo mai amati, o come se ci amassimo da sempre, con lo stesso desiderio di prima, fino a crollare distrutti e ad addormentarci abbracciati, come fosse la cosa più naturale del mondo.

Libera il duro avorio della testa,
pietà di me, spezza il mio dolore!
Perchè sono natura, sono amore!

In quegli anni uscivamo per andare a trovare i parenti, ma non cercavo la libertà. Amavo il mondo della comunità. In collina si viveva senza soldi, a contatto con la natura, conoscevo tutti. Non c'erano vizi. Nessuna differenza fra le persone. Tutti avevano da mangiare.

Ad ascoltare alcune persone devote, uno immaginerebbe che Dio non rida mai.

Nessun uomo è un dio, ma in ogni uomo c'è Dio e scopo della vita divina è manifestarlo.

Il mondo intero aspira alla libertà, e tuttavia ogni creatura è innamorata delle sue catene. Tale è il primo paradosso ed il nodo inestricabile della nostra natura.

È sciocco chiedere agli dèi quello che si è in condizione di procurarsi da sè stessi.

Sono le persone i veri luoghi nei quali fermarsi. Patrie da difendere e case da abitare.

Tematica commentata: Guerra
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