La mia terza massima [della morale provvisoria] era di cercare di vincere me stesso piuttosto che la fortuna, e di cambiare i miei desideri piuttosto che l'ordine del mondo; e, in generale, di abituarmi a credere che non c'è nulla che sia interamente in nostro possesso se non i nostri pensieri, sicchè quando abbiamo fatto del nostro meglio, rispetto alle cose fuori di noi, tutto quello che non ci riesce è per noi assolutamente impossibile. (III; 1996)
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Quando qualcuno dice: "Io penso, dunque sono o esisto" deduce la sua esistenza con una semplice intuizione della mente.
è vero che i sei giorni della creazione sono descritti nella Genesi in modo da far pensare che l'uomo ne sia l'oggetto principale: ma si deve anche dire che, poichè la storia della Genesi è stata scritta per l'uomo, lo Spirito Santo vuole specificare soprattutto le cose che lo riguardano, e non ha parlato di nessuna cosa se non in rapporto all'uomo.
[...] non basta avere un'intelligenza buona; l'essenziale è applicarla bene. (I; 1937, p. 5)