Frase di Train de vie - Un treno per vivere

Narratore: Si ricomincia a ballare, a suonare. Il più felice è Shlomo, che balla meglio di tutti. Ha una lunga casacca bianca, un cappellino nero. La sua allegria e il modo di muoversi sono contagiosi.

Per valli selvagge zufolavo, dolci canzoni allegramente zufolavo quando su una nuvola vidi un bambino che ridendo mi disse così: "Suona una canzone sull'Agnello"; con entusiasmo felice suonai. "Zufolaro, suonala ancora;" così feci, e ascoltando lui pianse.

Felici quelli che senza nuocere a nessuno sanno procacciarsi il piacere, e insensati gli altri che si immaginano che l'Essere Supremo possa rallegrarsi dei dolori e delle pene e delle astinenze ch'essi gli offrono in sacrificio.

"Nel frattempo," disse Abrenuncio "suonatele musica, riempite la casa di fiori, fate cantare gli uccelli, portatela a vedere i tramonti sul mare, datele tutto quanto può farla felice." Si congedò con uno svolazzo del cappello per aria e la sentenza latina di rigore. Ma questa volta la tradusse in onore del marchese: "Non c'è medicina che guarisca quello che non guarisce la felicità".

La felicità è guardare la tivù a casa della tua ragazza quando manca l'elettricità.

Ricominciare da capo non è una follia. La vera follia è abbandonarsi alla depressione e fare finta di essere felici.

Enoch: Ciao Sara.
Sara: Ciao Enoch.
Gli si avvicina, si siede accanto a lui. Enoch le mette un braccio intorno alle spalle. In pochi istanti Sara ha cambiato umore. La vita le sembrava insopportabilmente triste e ora è felice.

Schlomo: Shtetl, shtetl, shtetele, ne m'oublie pas, "shtetele", je suis parti un jour en train, pour aller très loin.Shtetl, shtetl, shtetele, n'efface pas les yeux des gens, c'est ce qui me tiens encore en vie, leur sublime folie, leur sublime folie. Train de vie.

Schlomo: Arrivati in territorio sovietico, la maggior parte di noi rimase sposando la causa comunista. Altri andarono in Palestina, soprattutto gli zingari. Altri in India, soprattutto gli ebrei. Schtroul continuò il viaggio fino in Cina, dove divenne capostazione in una cittadina. Esther, la bella Esther, si stabilì in America dove ebbe tanti bambini, uno più bello dell'altro. Ecco la vera storia del mio "shtetl". È quasi vera.

È sciocco chiedere agli dèi quello che si è in condizione di procurarsi da sè stessi.

Sono le persone i veri luoghi nei quali fermarsi. Patrie da difendere e case da abitare.

Tematica commentata: Guerra
Frasi in archivio: 1982