Frase di L'inferno di cristallo

Roger Simmons: Mike òHalloran: Uff, gli architetti...
Doug [sarcastico]: Sì, è sempre colpa nostra.
Mike òHalloran: Lo sanno tutti che non abbiamo un modo sicuro di combattere un incendio oltre il settimo piano, ma voi continuate tranquillamente a fare grattacieli.
Doug Roberts: Senta, è qui per combattere me o l'incendio?

C'era sempre il dolore del ricordo; il rimpianto per la gioventù perduta, eppure... non avrebbe saputo dire perchè la battaglia valeva la pena di essere combattuta... tese le braccia al cielo cristallino, splendente. "Conosco me stesso" esclamò "ma nient'altro!"

Il matrimonio è un combattimento ad oltranza prima del quale gli sposi domandano la sua benedizione al cielo, perchè amarsi sempre è la più temeraria delle imprese.

Se l'anima tua è un tranquillissimo ruscello che scorre dall'alto tra due rive di fiori, perchè sempre rifletta il colore del cielo, prega che i fiori non diventino alberi, e gli alberi non facciano bosco. Parlo di quei fiori che hanno profumi fugaci.

Un guerriero non è colui che trionfa sempre, ma è chi si rialza dopo un duro colpo, senza paura di combattere ancora.

Il bambino risuscita sempre e torna, franco e sorridente, a vivere in mezzo agli uomini. Come ha detto Emerson, il bambino è l'eterno Messia, che sempre ritorna fra gli uomini decaduti, per condurli nel regno dei Cieli.

Doug Roberts: Jim, tu soffri di un grave complesso del mattone. [riferendosi al fatto che è un imprenditore immobiliare]

Roger Simmons: Jim: C'è un vecchio detto, non so se lo conosci: "Per quanto possa far caldo lassù durante il giorno..."

Jim e Doug [in coro]: "...non c'è un'accidente da fare durante la notte."

Roger Simmons: Doug Roberts: Dobbiamo parlare...
Susan: No, è la mia pausa pranzo. [lo bacia appassionatamente]
Doug Roberts: Non sono mica un tramezzino, sai?

Sono le persone i veri luoghi nei quali fermarsi. Patrie da difendere e case da abitare.

Tematica commentata: Guerra
Frasi in archivio: 1982

Pagina autore: Serena Santorelli
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