Frase di L'esorcista

Regan MacNeil: Tua madre succhia cazzi all'Inferno! Karras, avanzo di vomito senza fede! [Voce da posseduta]

L'uomo può essere un angelo, ma può anche rivelarsi un demone per i suoi simili. Talvolta i diavoli siamo noi; e l'Inferno può essere sulla Terra.

Avvicinandosi all'Inferno profondo, il linguaggio della Divina Commedia cambia. Lo stile si fa più realistico, grottesco, talora comico. I mostri, i diavoli, i dannati stessi hanno un aspetto animalesco.

Penn: Hai visto il corpo?

Terrorista: Supponevo fosse morto.

Penn: La supposizione è la madre di tutte le cazzate!

Dante: Che cazzo mai sarà scopare con un cadavere...
Randal: Capirai! mia madre scopa con un cadavere da trent'anni ed io lo chiamo babbo.

"Così s'osserva in me lo contrapasso". Per la prima e ultima volta Dante cita la parola che regola l'Inferno: ognuno è punito nello stesso modo in cui ha peccato. È la legge del taglione, immediatamente comprensibile all'uomo del Medioevo. Ed è così che la Divina Commedia riesce a parlare al popolo come ai sapienti.

Regan MacNeil: Tua madre succhia cazzi all'Inferno! Karras, avanzo di vomito senza fede! [Voce da posseduta]

Regan Teresa MacNeil: Giornata ideale per un esorcismo.

Regan MacNeil: Stà lontano! La troia è mia! Chiavami! Chiavami! Chiavami! [Voce da posseduta]

È sciocco chiedere agli dèi quello che si è in condizione di procurarsi da sè stessi.

Sono le persone i veri luoghi nei quali fermarsi. Patrie da difendere e case da abitare.

Tematica commentata: Guerra
Frasi in archivio: 1982