Frase di Hellboy

Agente Clay: [Gurardandosi la capigliatura con uno specchietto] Non sembrano per niente capelli finti... Beh, siceramente Red, tu che ne dici?
Hellboy: ...Dico che forse me li trapianto pure io!

A volte mi sembra di essere sempre sul palcoscenico e sento che la mia stessa vita è un palcoscenico continuo: quando danzo, quando canto, quando faccio colazione. C'è però un momento di verità quando il palcoscenico scompare: quando piango. Sulle scene, fuori dalle scene o con qualcuno. C'è qualcosa di profondamente vero e onesto in questo. Non ha niente a che vedere con il togliermi una parrucca o il rossetto... È molto più profondo di questo.

Berlusconi, ora futurista marinettiano, ora strapaesano dell'ultimo minuto, sembra essersi definitivamente convinto che i presunti moderati sono, in realtà, un fondo anarcoide della società italiana, niente più che una plebe da aizzare.

Donna [al telefono]: Ristorante Eligio, come posso aiutarla?
Nicky: Salve, vorrei prenotare per stasera, prego.
Donna: Oh, mi dispiace, siamo al completo da mesi.
Nicky: Ok, capisco, grazie mille.

Nicky Spurgeon: è il mondo che hai scelto: i dilettanti si fanno uccidere.

Nicky: Non c'è via d'uscita, tranne una: il pulsante antipanico di Toledo.
Jess: Che diavolo è?
Nicky: Spari al tuo compare. Dimostra che non state insieme.

Abe Sapien: Agente John T. Myers, nato a Kansas City nel '76, la T sta per Tatius, "fratello maggiore di mamma", la cicatrice sul mento te la sei fatta a 10 anni e ti chiedi ancora se scomparirà mai. [Dimostrando i suoi poteri su Myers]

Liz Sherman: [Durante il viaggio per Mosca] Rombo chiama Big Red! Mi ricevi? Rispondi!
Hellboy: ..."Rombo"?!? E questo chi se lo è inventato, Myers?!

Rasputin: Figliolo... Sei cresciuto, vedo.

È sciocco chiedere agli dèi quello che si è in condizione di procurarsi da sè stessi.

Sono le persone i veri luoghi nei quali fermarsi. Patrie da difendere e case da abitare.

Tematica commentata: Guerra
Frasi in archivio: 1982