Frase di Lars von Trier

Di fatto io sono americano, ma non posso andare là a votare, non posso cambiare le cose perchè vengo da un piccolo paese come la Danimarca. Quindi faccio film sull'America, e non ci vedo niente di strano.

A quel punto ricordò e le lacrime gli rigarono il volto, che non era cambiato quasi niente in tutti quegli anni. Morì di lì a poco per stanchezza di esistere. Che non è il suicidio diretto ma un lasciarsi andare lentamente, giorno dopo giorno, guardando lontano verso chissà quale ricordo.

Sentivo il bisogno di lasciare il mio Paese ed andare a Hollywood. Non ero mai stato in America prima di allora.

Infuria la più sanguinosa guerra della storia americana. Una questione divide il paese. La schiavitù. Resta poco tempo per cambiare il corso della storia. [dal trailer del film]

Il Pd è stato il sogno di molti anni. C'è però una cosa che mi angoscia: l'incomprensione della gravità assoluta della condizione del Paese. È possibile uscirne, è possibile, come dice il nostro Manifesto per il cambiamento e il buongoverno, trovare le soluzioni giuste per l'economia, il lavoro, le piccole imprese, la crescita e la coesione del Paese.

L'americano non ha il senso della privacy e non sa cosa sia, non esiste niente che gli assomigli in tutto il paese.

Se si svaluta la razionalità, il mondo tende a cadere a pezzi.

Il bello dei film è che sono sempre superiori alle parole.

Penso che in questo momento i film si somiglino tutti moltissimo e che sia molto importante chiedersi in cosa consista realmente un film di qualità.

È sciocco chiedere agli dèi quello che si è in condizione di procurarsi da sè stessi.

Sono le persone i veri luoghi nei quali fermarsi. Patrie da difendere e case da abitare.

Tematica commentata: Guerra
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