Frase di Mario Vargas Llosa

Correre di mattina lungo il molo di Baranco, quando l'umidità della notte impregna ancora l'aria e rende i marciapiedi scivolosi e lucidi, è un buon modo per cominciare la giornata. Il cielo è grigio, anche d'estate, perchè il sole non compare sul quartiere prima delle dieci, e la foschia rende impreciso il limite delle cose, il profilo dei gabbiani, il pellicano che attraversa in volo la linea frantumata della scogliera.

La notte era ormai buia come sarebbe rimasta fino al mattino, e quel pò di luce che c'era sembrava provenire dal fiume piuttosto che dal cielo, quando i remi, immergendosi, colpivano qualche stella riflessa.

"Una mosca effimera nasce alle nove d'una mattina di piena estate, per morire alle cinque di sera; come potrebbe comprendere la parola notte? Datele cinque ore di vita di più, vede e intende che cosa è la notte. Così io morirò a ventitrè anni. Datemi cinque anni di vita per vivere con Luisa."

Esiste un muto greto
dove la notte scompare
nel polverìo di un alambicco,
dove il campo di papaveri
disasconde la verbena,
in un tunnel di acanti
blu cobalto
dimergola al limine di guglie
il luminarsi di avite sale,
atticciate mute di cani
si rincorrono
lungo ossuti cinti silvestri,
coccole di nervati curri.
Mi persuade il brillìo
della gazania,
il serraglio dell'ipomea,
lo strale di aguzzi steli
come i tuoi gesti,
disegni sopra i vetri
di vasi azzurri d'acqua
un roseo cielo di conchiglia,
sfiori la parola e l'allontani...
ne mostri di schiena il filo
di frutti chiari, devoti volti,
il drappo di parole
imprestate alla ragione
l'inconosciuta soglia
della rima non ancora scritta.
Si rassomigliano fra loro,
ossimori, i parallelepipedi,
si sbiancano verdi pilastri d'ostriche;
la stevia si rigira nel soffio
della calura,
s'attrista nella cuòra
il piorno ventre di ovati bozzoli,
ermo grigio di acuti lobi.
Si fende l'arco del giunco
che dorme all'orizzonte,
raggiorna tra le pagine
di malacopie, di sonnolenti, smesse vertèbre di gargolle nello sfiato di filicorni,
sorgivi bronzi di rosignoli
fra dibarbate polle.

(ON THE STAIRCASE)

La nostra vita è segnata da giorni e da notti, che è come dire dalla luce e dall' oscurità, ovvero dal fare e dal riposare, dal pensiero e dal sogno. È il giusto equilibrio nell' uso del tempo che ci da la forza di ricominciare ad affrontarla ogni mattino.

Devi Pathak: Per lungo tempo sarà soltanto notte. Due vagabondi come noi, forse in qualche angolo, si ritroveranno alla luce del mattino.

L'autentico rivoluzionario è logico e freddo, non un sentimentale.

In questa società ci sono certe regole, certi pregiudizi e tutto quello che non vi si adatta sembra anormale, un delitto o una malattia.

Non odiava le donne; semplicemente, non essendo un erotomane nè un ingordo, a cosa potevano servirgli persone le cui migliori attitudini erano la fornicazione e la cucina?

Sono le persone i veri luoghi nei quali fermarsi. Patrie da difendere e case da abitare.

Tematica commentata: Guerra
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Pagina autore: Serena Santorelli
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