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Frase di Nicholas Sparks

Se ci fosse stato un osservatore casuale, avrebbe visto un uomo distrutto, invecchiato di colpo nel giro di due ore. Chino in avanti sulla sua poltrona, col viso tra le mani e le lacrime negli occhi.

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S'è distanziata l'ombra dalla meridiana,
gira sul fuso il mondo e la sua ruota,
- siffatti l'àncora ed il calcagno -
sulla prodaia, fissati come chiodi,
flagrano capelluti sfagni.
Chiude gli occhi, tutto tace,
sulla provenda, plicata a dense strisce,
mansueta scorre l'anima
in un corpo di limace.
Senza riposo rotava il chiurlo,
girava sul pennone
come goccio l'astrolabio,
si salvò il pompelmo fra le rose,
in mare aperto il periplo a levante
decantava il blu di Prussia del piumaggio.
Dalla sediòla scambiò per apparenza
il pianto di cicale, di solito non liquefa la foglia la confidenza fatta,
come un sorriso di traverso
fa la pesta di caprini,
dall'abbaino, in disparte,
raffila un arrotino il disegno delle nasse.
In crogioli e matracci
distillava il senso delle cose,
temperava nel piatto la sua mela,
s'affacciavano nella controra,
come due occhi, gli orologi,
e non si sperde - dagli tempo -
sconnesso il solido in due punti...
scese a pennello il guscio sull'artista,
la rara convinzione di fragorose nuvole,
la mola che sfugge all'orma
di due distinte fragole.
Sa di sale - è già partita - l'onda disciolta come neve, dove la voce diventa bosco, insetto che disvuole l'acqua di garofani,
mutavano le triglie nell'acquaio,
la fibra dell'alga sulla scrivania.
Che fine ha fatto, disteso,
appollaiato sul ramo di camoscio,
adiacente all'ago della bussola
divorava fino all'ultima parola,
semmai disfece la coerenza
il polline sulla veranda,
s'aggiunse pure in là della pagliola
il cespo millefoglie di lattuga;
chissà se il cembalista suonerà
le prime sette note del notturno,
accresce in lui la netta meraviglia
di sfuse primavere nei bistrot,
nei graffiti sulle porte dei mètro.

PASCORE
(Eingedenken).

Inserita il 20/03/2023 alle ore 15:32

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Nicholas Charles Sparks (Omaha, 31 dicembre 1965) è uno scrittore statunitense.

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Scritto da Utente anonimo
Il 24/04/2024 alle ore 09:23
Questo concetto dovrebbe essere essenziale per tutti gli insegnanti! Dimostra come il nostro ruolo non debba limitarsi a trasmettere informazioni, ma a ispirare e coinvolgere attivamente gli studenti nel loro percorso di apprendimento. Un esempio perfetto è quello di un insegnante di scienze che, invece di limitarsi a spiegare la teoria, porta gli studenti in laboratorio per fare esperimenti. Ma anche con materie più teoriche, come la storia ad esempio, un approccio coinvolgente potrebbe essere la creazione di drammatizzazioni storiche o dibattiti su eventi del passato, permettendo agli studenti di 'vivere' la storia anziché solo studiarla. Ciao, Alessandro.
Scritto da Vasco79
Il 23/04/2024 alle ore 12:45
Ok, però ricordiamoci che l'intelligenza si manifesta non solo nel dubitare, ma nel saper discernere quali dubbi sono costruttivi e quali possono portare a conclusioni meno fondate.
Scritto da Bretto
Il 23/04/2024 alle ore 12:38
Non è che cambia molto, sempre m***a è...

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