Frase di Emanuele Severino

Il grido. Sta all'inizio della vita dell'uomo sulla terra. Il grido di caccia, di guerra, d'amore, di terrore, di gioia, di dolore, di morte. Ma anche gli animali gridano; e per l'uomo primitivo grida anche il vento e la terra, la nube e il mare, l'albero, la pietra, il fiume. Ma solo l'uomo si raccoglie attorno al proprio grido, in assenza degli eventi che l'hanno provocato.

Fintanto che l'uomo continuerà a distruggere gli esseri viventi inferiori, non conoscerà mai nè la salute nè la pace. Fintanto che massacreranno gli animali, gli uomini si uccideranno tra di loro. Perchè chi semina delitto e dolore non può mietere gioia e amore.

L'amore per l'uomo non esclude quello per gli animali, e viceversa, perchè l'amore non è mai fonte di separazione nè di giudizio. Chi ama, ama e basta. Chi ama e separa, non ha mai iniziato a farlo.

Ma gli uomini mai mi riuscì di capire | perchè si combinassero attraverso l'amore. | Affidando ad un gioco la gioia e il dolore.

L'arte dovrebbe somigliare a un'attività innocente e gioiosa, quasi animale; forse l'arte sarebbe diventata così una volta che l'uomo avesse superato la questione della morte.

Il tiranno peggiore non è l'uomo che governa col terrore. Il peggiore è quello che governa con amore e con la gioia di un'arpa.

La grande filosofia degli inizi non appare sul fondamento del tragico, ma è la grande tragedia attica ad apparire sul fondamento dello spazio aperto dalla testimonianza del senso ontologico del divenire.

Adamo sarebbe stato vittorioso sul peccato proprio e soltanto se avesse mangiato i frutti proibiti.

Si tratta di capire che la costruzione e la distruzione hanno la stessa anima.

È sciocco chiedere agli dèi quello che si è in condizione di procurarsi da sè stessi.

Sono le persone i veri luoghi nei quali fermarsi. Patrie da difendere e case da abitare.

Tematica commentata: Guerra
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