Frase di Riccardo Scamarcio

Quando il personaggio che fai non è un protagonista, ma una sorta di colore nel film, hai meno elementi per costruirlo. L'esperienza di "Romanzo Criminale" mi ha dato la possibilità di lavorare in tal senso. Ho dovuto imparare a far uscire il carattere avendo a disposizione poche scene, tenendo sempre ben presente il contesto in cui andava di volta in volta ad inserirsi e il percorso dei personaggi con cui si trovava ad interagire.

Nella vita non è vero che si cambia. Il carattere di una persona rimane sempre lo stesso. Ci sono però alcune cose che cambiano: sono le armi e le corazze che impariamo a indossare per difenderci. Perchè in effetti la vita è un continuo combattere, anche se io resterò sempre del parere che quelli che vincono non sono coloro che aggrediscono, ma coloro che invece indossano come corazza un cuore sempre pulito.

Ogni persona ha un valore per noi, ogni relazione, presente o passata, è utile al nostro bagaglio esperienziale, impariamo ogni giorno a costruire il nostro vissuto psicologico con l'apprendimento sociale.

Nel mio mestiere devi imparare a fare le cose che ti chiedono di fare. Per carattere tendo a essere timida e defilata, ma il mio lavoro mi porta a essere molto esposta. È un continuo allenamento per andare d'accordo con tutti gli aspetti della mia personalità.

Uno dei segreti per lavorare bene l'ho imparato dall'esperienza con i non professionisti: devi spiegare tutto, parlare con le persone, non far sembrare il set lo studio di un dentista.

Il carattere un pò c'è , un pò si costruisce. Io sembro una persona distaccata, ma mi emoziono moltissimo. E nelle relazioni con gli altri, semisconosciuti compresi, soffro e mi metto in gioco. Sono infantile , vorrei che tutti mi volessero bene. Soprattutto, che mi dessero sempre ragione.

Con il mio lavoro mi rapporto in modo giocoso, senza prendermi troppo sul serio, cercando di lavorare al meglio e di divertirmi, qualsiasi sia il ruolo che mi trovo a fare. Il mio approccio a questo mestiere è un pò, come diceva Mastroianni, quello "del bambino che vuole appagare la sua voglia di giocare".

Quando il personaggio che fai non è un protagonista, ma una sorta di colore nel film, hai meno elementi per costruirlo. L'esperienza di "Romanzo Criminale" mi ha dato la possibilità di lavorare in tal senso. Ho dovuto imparare a far uscire il carattere avendo a disposizione poche scene, tenendo sempre ben presente il contesto in cui andava di volta in volta ad inserirsi e il percorso dei personaggi con cui si trovava ad interagire.

A scuola andavo malissimo . Ho cambiato tre indirizzi: linguistico, ragioneria, istituto per il commercio. Poi, un giorno ho fatto uno spettacolo teatrale. Recitavo davanti a mille persone, sentivo l'odore del palcoscenico, vedevo il sipario, la luce rossa che si accendeva, avevo il cuore che mi usciva da petto. È stato un colpo di fulmine. Ho detto: "Voglio fare l'attore".

Sono le persone i veri luoghi nei quali fermarsi. Patrie da difendere e case da abitare.

Tematica commentata: Guerra
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Pagina autore: Serena Santorelli
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