Frase di Clemente Russo

Sono orgoglioso di essere un esempio positivo per molti ragazzi delle mie parti. Con la mia vita faccio capire che è possibile emergere in modo onesto.

Ogni persona libera, ogni giornalista libero, deve essere pronto a riconoscere la verità ovunque essa sia. E se non lo fa è, (nell'ordine): un imbecille, un disonesto, un fanatico. Il fanatismo è il primo nemico della libertà di pensiero. E a questo credo io mi piegherò sempre, per questo credo io pagherò sempre: ignorando orgogliosamente chi non capisce o chi per i suoi interessi e le sue ideologie finge di non capire.

Se oggi sono qui dipende anche dalla serietà con cui lavoro, dalle scelte. E dipende, credo, dal mettere al primo posto l'onestà, dallo sforzarmi nella comprensione: cerco di capire il perchè, ammetto che le colpe stanno sempre da entrambe le parti. A volte c'è chi se ne approfitta, pazienza: peggio per lui, quello che dai ti ritorna.

I maschi devono capire che se vanno dalle prostitute contribuiscono a schiavizzare queste ragazze e a incrementare le organizzazioni criminali.

[seconda scena durante i titoli di coda]
Stakar: è un vero peccato che ci sia voluta la tragedia della scomparsa di Yondu per farci radunare tutti, ma lui sarebbe orgoglioso di sapere che siamo di nuovo una squadra.
Charlie-27: Io ci sto.
Martinex: è il top.
Mainframe: Mi mancate tanto, ragazzi!
Aleta: Oh, sì... [Krugarr fa apparire due pollici in su]
Stakar [carica la pistola]: Che ne dite se rubiamo qualcosa?

I ragazzini scendono in campo pensando a un fighetto come Federer, mica a Nadal che, avendo meno armi naturali, suda e lotta. Dovrebbero capire che, prima di diventare così, anche Federer si è fatto il mazzo.

Consiglierei il mio sport a tutti: giovani, donne e bambini perchè da “nobile arte” quale è, insegna davvero i valori veri della vita quali il rispetto del proprio avversario e la gestione delle proprie emozioni, anche negative.

Ogni medaglia è importante e carica di significato. Ricordo benissimo ogni match e ogni avversario. Forse le più belle sono le medaglie d'oro ai Mondiali di Chicago 2007 e di Almaty nel 2013 anche se le medaglie olimpiche hanno sempre un sapore unico.

Confesso che all'inizio, quando le donne hanno cominciato a fare pugilato, una decina di anni fa, ero piuttosto scettico. Non si muovevano bene, “scimmiottavano” il pugilato. Ora invece sono padrone di questo sport, fanno una preparazione attenta e sono atlete a tutti gli effetti.

Sono le persone i veri luoghi nei quali fermarsi. Patrie da difendere e case da abitare.

Tematica commentata: Guerra
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Pagina autore: Serena Santorelli
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