Frase di Sully Prudhomme

Vediamo a volte, nelle buie scuole, | dei ragazzini che son sempre in pianto. | Si scatenano, gli altri in capriole, | ma loro si rannicchiano in un canto. | Dicono i forti che sono fanciulle, | ed i furbi li chiamano innocenti. | Sono dolci, regalano i trastulli; non faranno di certo i commercianti.

La scuola deve saper stimolare nei ragazzi un atteggiamento critico e rispettoso nell'utilizzo del web e dei social. In una società sempre più digitalizzata è un aspetto fondamentale dell'essere cittadini responsabili e consapevoli.

Sono sempre stato il ragazzo che a scuola cercava di attirare l'attenzione; non necessariamente il pagliaccio della classe, ma mi piaceva fare piccoli spettacoli inaspettati.

I ragazzi che figurano a scuola non sono quelli che faranno la migliore riuscita quando saranno adulti ed entreranno nel mondo: è una cosa nota da sempre.

Secondo me possiamo sempre scegliere come raccontare una storia triste. Da un lato la puoi addolcire... Nessuna è così complicata che una canzone di Peter Gabriel non possa sistemarla. Come ogni ragazza, mi piace quella versione. Ma non è la verità.

Ho conservato innocenza o solitudine? Sempre di sogni si tratta, me li posso rimpastare con i tappi nelle orecchie, qui dentro. Mentre i ragazzi urlano nella ricreazione io ci marcisco in mezzo, nella poca luce. Che passi pure il giorno, non so che farmene, nè dove andarlo a cercare. Mi tengo stretta la mia notte.

Penso ai miei colleghi giovani che non hanno i mezzi per fare stampare le loro prime poesie. Ho intenzione di riservare una somma [quella ricevuta per il Premio Nobel] che permetta di fare stampare i loro primi quaderni di poesie. Ho già ricevuto una grande quantità di richieste il cui soddisfacimento assorbirebbe l'intero premio.

Pascal, ti ammiro, sei mio, penetro il tuo pensiero come se io pensassi in te; tristezza magnanima, profonda, profonda come la notte; com'essa è piena di deboli luci lontane! Sii mio maestro, adottami; io soffro infinitamente, gravito intorno alla verità, non la raggiungo mai. Hai tu veramente creduto alla rivelazione? [Domenica, 5 ottobre 1862]

L'amicizia fa amare la vita, l'amore dà gusto alla morte.

È sciocco chiedere agli dèi quello che si è in condizione di procurarsi da sè stessi.

Sono le persone i veri luoghi nei quali fermarsi. Patrie da difendere e case da abitare.

Tematica commentata: Guerra
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