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Frase di Marc Chagall

Ci fu un tempo in cui avevo due teste, vi fu un tempo in cui questi volti erano bagnati dalla rugiada dell'amore e disciolti come profumo di rosa. Ora mi sembra che anche quando indietreggio avanzo verso un'ampia porta, oltre la porta ci sono ampie distese di pareti, rombi di tuoni smorzati e lampi spezzati riposano.

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Carteggi Perpendicolari è un'originale silloge poetica che appare, nel suo insieme, elegante movimento di immagini sfocate, stilizzate metafore, una poetica che si apre su una vastità di emozioni impalpabili, minutamente cesellate in intellegibili fermoimmagine; una raccolta di versi criptica, surreale, in cui tracce ermetiche si fondono a frammenti di memoria, evocati dal suono del mare che irrompe e riveste di nuova luce la radura desolata, del vento, di alberi frondosi, di vie riposte, sconfinate piazze avvolte dai colori stesi di cieli accesi, di albe accecanti, di profumi che riempiono le stanze. Singolare lettura della realtà, a tratti visionaria, dove lampi di astrattismo trasformano volti, paesaggi, i contorni netti dello spazio esterno sul fil rouge di dimensioni oniriche; una scrittura estemporanea, sperimentale sentiero traversato da silenzi, dalla luce del Creato, sottili geometrie. La poesia diventa tenace gancio, la pausa, pura espressione di paesaggi incontaminati dell'anima, l'abbraccio che trattiene e salva, che accarezza e schiude l'anima, nel movimento difforme del tempo e dello spazio. I colori del mondo nutrono il cuore in una dimensione di pace, di profonda connessione con la natura, la musica sospinge vele annodate, la quiete disseta il pensiero, placa le voci di città sonnolenti, la vile impazienza, i voli declinanti. La parola è il dono corallino, lo sprazzo puro, la spontaneità del verso, il guizzo oltre il margine del rigo.

Inserita il 23/04/2022 alle ore 15:30

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Frasi di Marc Chagall
Marc Chagall, il cui nome ebraico era Moishe Segal e quello russo Mark Zacharovič Šagal, trascritto poi in francese come Chagall (Lëzna, 7 luglio 1887 – Saint-Paul-de-Vence, 28 marzo 1985), è stato un pittore russo naturalizzato francese, d'origine ebraica chassidica.

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Scritto da Utente anonimo
Il 23/04/2024 alle ore 00:02
La bellezza dell'educazione risiede non solo nel trasmettere conoscenza, ma anche nel fatto che è un processo di scoperta reciproca. Mentre insegni, anche tu cresci e migliori.
Scritto da Utente anonimo
Il 22/04/2024 alle ore 15:29
è fantastica, nella sua estrema sintesi contiene un concetto di comunicazione molto praticato e vero, il dialetto romaneso la valorizza in pieno (Luciano de' la Cacciarella)
Scritto da Utente anonimo
Il 22/04/2024 alle ore 00:38
Sembra scritta per me... Troppo spesso lascio che le ferite passate influenzino le mie possibilità future di felicità, mi sa che è ora di sfanculare il passato!

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