Frase di Georges Bernanos

Solidamente radicata al proprio terreno natale come un banco di mitili allo scoglio, la colonia degli imbecilli può essere ritenuta innocua e perfino capace di fornire allo stato e all'industria un prezioso materiale. L'imbecille è innanzitutto abitudinario e vive di partito preso.

Ogni scrittore, dal modo in cui usa il linguaggio, rivela qualcosa del suo spirito, delle sue abitudini, delle sue capacità, dei suoi pregiudizi.

Noi siamo abituati a dare a parole come "silenzio" e "solitudine" un significato di malinconia, negativo. Nel caso della lettura non è così, al contrario quel silenzio e quella solitudine segnano la condizione orgogliosa dell'essere umano solo con i suoi pensieri, capace di dimenticare per qualche ora "ogni affanno".

Chi perde la capacità di stupirsi è un uomo interiormente morto. Chi considera tutto un dèjà vu e non riesce a stupirsi di niente, ha perso la cosa più preziosa, l'amore per la vita.

Il profumo è il primo biglietto da visita, per tale motivo bisogna prendersi l'abitudine di usare i migliori profumi, i più preziosi, i più costosi, quelli che durano giorni in propria assenza.

L'aspetto probabilmente più sorprendente e sconcertante della fuga dalla realtà è l'abitudine a trattare i fatti come se fossero mere opinioni. Tutti i fatti possono essere cambiati e tutte le menzogne rese vere... ciò in cui ci si imbatte non è tanto l'indottrinamento, quanto l'incapacità o l'indisponibilità a distinguere tra fatti e opinioni.

Il desiderio di pregare è una preghiera stessa.

Un pensiero che non produce un'azione non è poi gran cosa, ed un'azione che non derivi da un pensiero non è proprio niente del tutto.

Le dittature sono il grande sforzo mancato dei popoli per sfuggire al disgusto, allo sconforto dell'anima.

Sono le persone i veri luoghi nei quali fermarsi. Patrie da difendere e case da abitare.

Tematica commentata: Guerra
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Pagina autore: Serena Santorelli
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