Frase di Alberto Arbasino

La poesia l'ho letta perchè mi piaceva, mica per dare degli esami alla facoltà di Lettere!

Il nuovo piace, ma non nei primi giorni.

Degli uomini son vari gli appetiti:
a chi piace la chierca, a chi la spada,
a chi la patria, a chi li strani liti.

L'immagine asseta le persone, fa sì che ci interessiamo degli individui al di là delle loro opere o non opere. Mi piacerebbe essere fuori da questo gioco perverso.

Tale è il potere dell'immaginazione, che anche un chimerico piacere nell'attesa ci colpisce più di un solido piacere nel possesso.

Mi piace essere un attore strapagato.

La derisoria violenza della scrittura di Gadda esplodeva esasperata, contestando insieme il linguaggio e la parodia, tra il ron-ron rondesco-neoclassico-fascistello e il pio-pio crepuscolare-ermetico-pretino, in schegge di incandescente (espressionistica) espressività.

Per quel che riguarda la leggerezza non ho certo dovuto aspettare Italo Calvino per scoprirla. Prima di lui se si era sospettati, anche giustamente, di leggerezza si veniva biasimati molto: poi è arrivato Calvino e in un colpo solo l'ha redenta, come per magia.

La complessa ricchezza linguistica e tematica dell'opera gaddiana, così visceralmente composta e tramata, e sardanapalesca, e pantagruelica, continua a sollecitare una pluralità di letture, a diversi livelli, lungo differenti parametri, secondo i più svariati presupposti e pregiudizi

È sciocco chiedere agli dèi quello che si è in condizione di procurarsi da sè stessi.

Sono le persone i veri luoghi nei quali fermarsi. Patrie da difendere e case da abitare.

Tematica commentata: Guerra
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