Frase di Paola Felice

C'è chi entra con naturalezza nei tuoi pensieri. Così come la voglia di fare colazione al mattino. Magari non ha fatto niente di speciale per esserci. Eppure è lì, al primo posto nella tua testa. prima ancora del caffè.

C'è del mistero nella decadenza. Il decaduto non ha niente a che vedere con il fallito, e fa piuttosto pensare alla vittima di una forza soprannaturale, come se una potenza malefica si fosse accanita contro di lui e avesse preso possesso delle sue facoltà.

Un diploma è il primo passo giù per una china rovinosa. Non vuoi sprecarlo, perciò ti iscrivi all'università, ti laurei e, naturalmente, ti specializzi. E di questo passo ti ritrovi ad essere un perfetto ignorante su tutto tranne che per una scheggia suddivisionale di qualcosa, ossia di niente.

Splinter: Cosa ti preoccupa, figlio mio?
Donatello: Ah... Oh... Non lo so... Niente... Pensavo ci fosse dell'altro... Riguardo al liquido, riguardo ecco, a noi!
Leonardo: è vero.
Donatello: Ho sempre sperato che ci sarebbe stato qualcosa che... Ah, non lo so! Credevo che avremmo scoperto di essere speciali!
Splinter: Non devi confondere il fantasma della tua origine con il tuo attuale valore, figlio mio.

Di fronte al nuovo lo scienziato è ovviamente obbligato ad adeguare la mole di nozioni accumulate nelle precedenti esperienze che tuttavia potrà fare da freno naturale alla sua accettazione (si pensi allo scetticismo di Einstein di fronte alla Teoria dei Quanti). Talchè si potrebbe affermare per assurdo che una mente meno coinvolta e specializzata potrebbe essere più pronta e disponibile a recepire le innovazioni sopravvenute.

Sarah: Siamo qui per cambiare le cose. Secondo noi ogni vita è speciale.
Rambo: Alcune sì, altre no.
Sarah: Davvero? Se tutti la pensassero come lei non cambierebbe mai niente.
Rambo: Non cambia mai niente.

La rabbia che viene trattenuta troppo a lungo, scava un fosso nel profondo. Lì dentro ci andranno a finire tutte le parole non dette al momento giusto. Le urla taciute. Le proprie ragioni mancate. Poi, come tutti i fossi che non sono stati ripuliti, non accetterà più nemmeno una goccia di dolore. E tracimerà. E forse lo farà in uno di quei momenti da niente. Che poi gli altri si domanderanno "Ma è impazzita?"

Gli occhi hanno un loro alfabeto. Parlano a distanza e scrivono pagine d'amore, ma sanno anche ferire con un indifferente battito di ciglia.

Tutto incomincia con gli occhi.
L'amore li incontra e ci scivola dentro.

È sciocco chiedere agli dèi quello che si è in condizione di procurarsi da sè stessi.

Sono le persone i veri luoghi nei quali fermarsi. Patrie da difendere e case da abitare.

Tematica commentata: Guerra
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