Frase di Vasco Mirandola
Il silenzio mi avvolge, ma il mio cuore sussulta. Tra non molto la luna lascerà il suo posto al sole, ed io in mente ho ancora te. I miei occhi non smetteranno di guardarti, le mie orecchie di sentirti, la mia bocca di baciarti, le mie mani di toccarti, il tuo fidanzato di menarmi.
Inserita il 31/05/2023 alle ore 15:48
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La bellezza è nella perla, che danza tra le onde come fa la luna fra nubi notturne, è nella fontana che zampilla nel centro della piazza, nell’istante prima dell’alba, quando il cielo s’attarda sonnolento e si riveste di luce, nella bacchetta che tocca lo spartito quando la musica è ancora silenzio e mormorio. Sta nelle chiazze difformi sul muro, nell’intemperanza dell’artista, nella nota storta sfuggita allo spartito, nello scatto dell’atleta prima del traguardo. È nel brivido prima di un bacio, nel disegno breve del volo d'insetto, impercettibile scia di vento...
Sta sul cornicione il mimo scalzo, s'arrampica alla luna lungo alzane di fiandra, cerca a tentoni la porta della notte, il pàthos di rapsodie ludiche. Piovono sassi sopra il cuore dissecca la rosa tra le labbra, l'occhiale sbilenco rifrange il pergolato. La sfera piramidale si finge in corde d'arpa, si moltiplica l'edera dans la mèmoire, il bacio breve del Coup de Thèâtre. Sorseggi l'ultimo verbo dell'Elegia kafkiana, il morfema singolare si discosta dalla scomposizione postuma della Querelle des Anciens et des Modernes, e nella feritoia estetica s'impaglia lo screzio dell'alveare. Che sia silenzio o sospensione la proporzione fra due tempi, dell'erba falciata nell'inèclos della pescaia, di pendole appoggiate alle pareti, mal s'accorda il disadorno vischio. Ti fanno strie sul capo le righe di pencole persiane, le nervature di avite case, il florilegio sui nenuferi bluastri della scacchiera, sullo strapiombo. Thea Matera (In The Shadow Of a Spider's Web)
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Scritto da Utente anonimo
Il 21/09/2023 alle ore 16:52
sbagliata la citazione, la "tonna ciusta"
Scritto da Utente anonimo
Il 16/09/2023 alle ore 18:35
Mi spiace ma non ci sono fonti che provino che Shakespeare abbia mai detto queste parole, resta una poesia stupenda
Pagina autore: Domenico De Masi
Frasi in archivio: 17
Domenico De Masi (Rotello, 1º febbraio 1938) è un sociologo italiano.
Scritto da
Soldini
Il 13/09/2023 alle ore 21:41
È mancato un personaggio di grande cultura che tanto avrebbe ancora avuto da dire e noi da imparare.
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