Frase di Marcello Mastroianni

- Marcello: Dove vi siete conosciuti?
- Loredana: In biblioteca.
- Marcello:"Ah, anche lei appassionata di letteratura?
- Loredana: No, appassionata di stipendio, lì ci lavoro.

Gli uomini usano il lavoro per fare carriera, per ottenere maggiori riconoscimenti, soldi, gradi, per emergere, affermarsi. Le donne vivono il lavoro con la passione, l'emozione, l'ostinazione, anche cieca, con le quali hanno sempre vissuto l'amore e gli amori.

Il Cremlino ha reagito cercando di bloccare il mio lavoro: i suoi ideologi credono che sia il modo migliore per annullare l'effetto di quello che scrivo. Ma impedire a una persona che fa il suo lavoro con passione di raccontare il mondo che la circonda è un'impresa impossibile.

Non possiedo ricette infallibili ma credo di poter dire, sulla base della mia storia personale, che almeno due ingredienti siano tuttora indispensabili [per diventare giornalista]: tanta passione e la disponibilità a lavorare sodo, senza risparmiarsi. Ci sono stati lunghi periodi della mia vita in cui ho dormito appena una manciata di ore a notte. A volte mi chiedo come ci sia riuscito, ma era la cosa giusta da fare.

Stiamo lavorando per raggiungere una nostra identità, quando riusciremo ad essere riconoscibili dalla prima nota allora lì arriverà la gratificazione più alta dal punto di vista artistico.

C'è una speranza: Milano che può contagiare il Paese intero. Incontro la speranza visitando le parrocchie, seguendo il lavoro pastorale dei miei preti, delle associazioni, del volontariato. Ma questa speranza perchè non ha visibilità? Perchè non fa notizia? Perchè anche i media non si assumono la responsabilità di far circolare la speranza? Servono occhi di speranza per riconoscere quanto c'è di positivo e anche per suscitarlo.

- Marcello: Dove vi siete conosciuti?
- Loredana: In biblioteca.
- Marcello:"Ah, anche lei appassionata di letteratura?
- Loredana: No, appassionata di stipendio, lì ci lavoro.

- Dante: Dunque un modo per aprirla è quello della dinamite. Sistema che usava il famoso fu Cimin.
- Tiberio: Fu Chi Min? Chi è, un cinese?
- Dante: Ma che cinese! Veneziano era! 'Fù sarebbe che morì, Cimin è il cognome, no?!

Amelia, ma che cosa siamo venuti a fare qui? Ma siamo stati proprio due matti…

Sono le persone i veri luoghi nei quali fermarsi. Patrie da difendere e case da abitare.

Tematica commentata: Guerra
Frasi in archivio: 1982

Pagina autore: Serena Santorelli
Frasi in archivio: 25