Frase di Maurizio Lastrico

Sono contento quando le persone mi ringraziano per averle aiutate a farsi una risata e a evadere: è una sensazione che mi arrivava anche quando ero educatore dei ragazzi. [...] l'ho fatto per tanto tempo ma poi, quando ho passato il provino all'accademia a 23 anni, ho lasciato. Ho fatto l'università, Lettere Moderne, ma sentivo che la mia strada era quella della recitazione.

Per una ragazza della mia età non è semplice avere le idee chiare sulle proprie storie d'amore. Allora, come faccio a rilasciare interviste su sensazioni che stanno ancora nascendo dentro di me? E poi, come per ogni persona, credo di avere diritto anch'io a un pò di privacy.

Molte persone sanno chi sono e dove vogliono arrivare e soffrono nella loro rigidità. Sono così concentrati che raramente si rendono conto che nel frattempo la vita ha fatto da se tutta un'altra strada.

La prima casa di cui mi ricordi con chiarezza di aver abitato, al 1515 di South Fifteenth Street, a Yakima, aveva il cesso di fuori. La sera di Halloween, o qualunque altra sera, così, per scherzo, i ragazzini del vicinato, ragazzini di dieci anni o poco più, portavano via il nostro cesso e lo lasciavano vicino alla strada. Papà doveva trovare qualcuno che lo aiutasse a riportarlo a casa.

Quando ci si perde dentro l'anima di una persona, non ti preoccupi di capire dove sei finito e quale sarà o meno la strada giusta da seguire, ti lasci andare e basta, ti abbandoni completamente lì dentro con l'idea di essere al sicuro, con quella sensazione di trovarti già da tanto tempo in un luogo conosciuto.

Quando l'amore arriva nel nostro cuore non gli interessa che personaggio stiamo recitando. L'amore si nutre di magia senza tempo e abita il regno dell'anima.

Aver lavorato da giovane in una coop per persone fragili mi ha insegnato il valore della condivisione. Le cose belle che fai danno l'idea che un poco migliori la vita.

[Sulla madre] è stata una donna che con un'intelligenza emotiva unica ha sentito che quello era il mio bisogno; è stata lei a dirmi fai quello che ti senti; era felicissima quando ho lasciato il lavoro per iscrivermi all'Accademia, anche se significava iniziare di nuovo a mantenermi. Lei ci sballa ora, tutto quello che faccio per lei sono capolavori: Don Matteo è diventato Il padrino.

I monologhi sono dei duetti tra me e il pubblico. Puoi prepararti quanto vuoi, ma l'energia migliore è delle persone che hai davanti: quando senti il loro respiro e sei in accordo con quello ti arriva, trovi sempre il modo giusto di dire le cose.

È sciocco chiedere agli dèi quello che si è in condizione di procurarsi da sè stessi.

Sono le persone i veri luoghi nei quali fermarsi. Patrie da difendere e case da abitare.

Tematica commentata: Guerra
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