Frase di Friedrich Nietzsche

è noto che certi uomini, nell'attimo di un pericolo eccezionale, o soprattutto nel prendere un'importante decisione sulla propria vita, condensano tutto il vissuto in una visione infinitamente accelerata e tornano a conoscere, con acutezza davvero rara, tanto le cose prossime come le più lontane.

Non era stupido, era semplicemente senza idee. Quella lontananza dalla realtà e quella mancanza di idee, possono essere molto più pericolose di tutti gli istinti malvagi che forse sono innati nell'uomo. Questa fu la lezione di Gerusalemme. Ma era una lezione, non una spiegazione del fenomeno, nè una teoria.

Se la conoscenza assoluta fosse rappresentata da una scala infinita, allora l'uomo starebbe appena superando, con estrema difficoltà, il primo gradino.

Il non conoscere gli uomini è pur cosa pericolosa; ma il conoscerli quando non s'ha cuore da volerli ingannare è pur cosa funesta!

[...] [tra] tutte le cose le quali possono cadere sotto la conoscenza degli uomini, [...] non poss[o]no esservene di così lontane, alle quali infine non si pervenga, nè di così nascoste che non si scoprano. (II; 1937, pp. 33-34)

Il ventesimo secolo guarda dall'alto su un mondo senza misteri. Tutte le terre sono esplorate, i più lontani mari solcati in ogni direzione. [...] La parola "terra incognita" delle vecchie carte geografiche e dei mappamondi è stata ricoperta di segni da mani sapienti; l'uomo del ventesimo secolo conosce la sua stella.

Senza musica la vita sarebbe un errore.

Non ho mai sentito dire che le flatulenze determinino situazioni filosofiche.

Nella vendetta e nell'amore la donna è più barbarica dell'uomo.

Sono le persone i veri luoghi nei quali fermarsi. Patrie da difendere e case da abitare.

Tematica commentata: Guerra
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Pagina autore: Serena Santorelli
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