Frase di Visconte Alexis de Tocqueville

Il ricco, il quale la legge spoglia di una parte del suo superfluo senza consultarlo, non vede nel povero che un avido estraneo intestato dal legislatore alla condivisione dei suoi beni.

Avevo messo su un'industria dei sequestri lampo e per i banditi di una volta era una bestemmia. Ma almeno io il codice della mala non lo avevo tradito. Niente donne, niente bambini, niente poveracci, soprattutto.

I cavoli rifritti uccidono i poveri maestri.

La filosofia è come una madre che ha dato alla luce tutte le altre scienze, dotandole di caratteristiche diverse. Quindi, sebbene nuda e povera non merita il nostro disprezzo; dobbiamo invece sperare che una parte del suo ideale donchisciottesco sopravviva nei figli, impedendo loro di cadere nel filisteismo.

La vita è una cella un pò fuori dell'ordinario, più uno è povero più si restringono i metri quadrati a sua disposizione.

Io amo i poveri e soffrirei in un mondo senza poveri.

Il livello medio degli animi e delle menti non cesserà di degradarsi fino a quando uguaglianza e dispotismo procederanno insieme.

In una rivoluzione, come in un racconto, la parte più difficile è quella di inventare un finale.

Il mondo è uno strano teatro dove in certi momenti avviene che i drammi più cattivi siano quelli che riescono meglio.

È sciocco chiedere agli dèi quello che si è in condizione di procurarsi da sè stessi.

Sono le persone i veri luoghi nei quali fermarsi. Patrie da difendere e case da abitare.

Tematica commentata: Guerra
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