Recensione: La città di ottone di S. A. Chakraborty

Scoprite questo affascinante debutto di S. A. Chakraborty. Tra i vivaci mercati del Cairo del XVIII secolo, gli emarginati della città si ritrovano a caccia di ricchi nobili ottomani e invasori stranieri. Ma accanto a questo nuovo mondo, le vecchie storie si susseguono. Storie di jinn e di spiriti. Di città nascoste tra le vorticose sabbie del deserto, piene di incanto, desiderio e ricchezza. Dove la magia si riversa in ogni strada, sospesa nell’aria come polvere. Molti vorrebbero che la loro vita si riempisse di tanta meraviglia, ma non Nahri. Lei sa che i mestieri che usa per tirare avanti sono solo trucchi e giochetti di mano: non c’è nulla di magico in loro. Vorrebbe solo un giorno lasciare il Cairo, ma come dice il proverbio….. Fate attenzione a ciò che desiderate.

Il re alzò le sopracciglia scure. “Questa dovrebbe essere una storia interessante”.

And BOY IS IT. Mi sembra che La città di ottone sia un romanzo piuttosto sottovalutato. Considerando che l’ho visto su bookstagram e su twitter prima della sua uscita, mi sconcerta il fatto che sembri essere sfuggito ai radar – o forse sto solo seguendo le persone sbagliate.

La città di ottone è l’epitome di un romanzo perfetto. I personaggi sono coinvolgenti, credibili e relazionabili; l’ambientazione è magica, la politica intrigante; la trama è piena di colpi di scena, svolte e imprevisti. C’è mistero, romanticismo, magia, paura, brutalità, risate. Ha tutto questo e non ha smesso di tenermi inchiodato.

“Sei una specie di ladro, allora?”
“Questo è un modo molto ristretto di vederla. Preferisco pensare a me stesso come a un mercante di compiti delicati”.

Nahri è una truffatrice del XVIII secolo. Lavora per le strade come guaritrice e ladra, portatrice di speranza e portatrice di sogni. Non ha mai creduto nella magia, eppure in qualche modo riesce a evocare per sbaglio un jinn durante un lavoro – e lui è sbalordito quanto lei. Insieme, si lanciano in un viaggio alla scoperta di sé stessi, in cui camminano verso la città nascosta di Daevabad, in cui Nahri è al tempo stesso un’anomalia e un’impossibilità.

Il fiocco in mano, alla fine ha barcollato e ha dato un’occhiata nel vicolo, ovviamente alla ricerca di chi aveva – cosa aveva detto? – Lo aveva “chiamato”? Anche se non sembrava molto più alto di lei, la vasta gamma di armi – abbastanza per combattere un’intera truppa di soldati francesi – era terrificante e leggermente ridicola. Come potrebbe essere un ragazzino che finge di essere un antico guerriero.
Un guerriero. Oh, per l’Altissimo…
La stava cercando. Nahri era quello che l’aveva chiamato.

Trovo sempre difficile scrivere recensioni per i libri che amo. La città di ottone è scritto in modo così brillante che la mia recensione non le renderà mai giustizia. Se state cercando qualcosa di spiritoso, magico ma politicamente intrigante, questo è il libro che fa per voi.

Trama

EGITTO, XVIII SECOLO. Nahri non ha mai creduto davvero nella magia, anche se millanta poteri straordinari, legge il destino scritto nelle mani, sostiene di essere un’abile guaritrice e di saper condurre l’antico rito della zar. Ma è solo una piccola truffatrice di talento: i suoi sono tutti giochetti per spillare soldi ai nobili ottomani, un modo come un altro per sbarcare il lunario in attesa di tempi migliori.

Quando però la sua strada si incrocia accidentalmente con quella di Dara, un misterioso jinn guerriero, la ragazza deve rivedere le sue convinzioni. Costretta a fuggire dal Cairo, insieme a Dara attraversa sabbie calde e spazzate dal vento che pullulano di creature di fuoco, fiumi in cui dormono i mitici marid, rovine di città un tempo maestose e montagne popolate di uccelli rapaci che non sono ciò che sembrano. Oltre tutto ciò si trova Daevabad, la leggendaria città di ottone. Nahri non lo sa ancora, ma il suo destino è indissolubilmente legato a quello di Daevabad, una città in cui, all’interno di mura metalliche intrise di incantesimi, il sangue può essere pericoloso come la più potente magia. Dietro le Porte delle sei tribù di jinn, vecchi risentimenti ribollono in profondità e attendono solo di poter emergere. L’arrivo di Nahri in questo mondo rischia di scatenare una guerra che era stata tenuta a freno per molti secoli.

Data di uscita

La città di ottone (versione italiana) è in uscita il 9 giugno 2020 potrete acquistarlo su Amazon ad un prezzo di prenotazione vantaggioso, 9,99€ anziché 22€.

Chi è S. A. Chakraborty?

Writer Shannon Chakraborty of Brooklyn Speculative Fiction Writers (BSFW) 02/13/2016

S. A. Chakraborty è l’autorice della trilogia di Daevabad, acclamata dalla critica e best-seller internazionale. Il suo lavoro è stato nominato per i premi Locus, World Fantasy, Crawford e Astounding. Quando non è sepolta nei libri sui truffatori del tredicesimo secolo e sugli intrighi politici di Abbasid, le piace fare escursioni, lavorare a maglia e ricreare pasti medievali inutilmente complicati. Potete trovarla online su www.sachakraborty.com o su Twitter e Instagram su @SAChakrabooks, dove le piace parlare di storia, politica e arte islamica. Vive nel New Jersey con suo marito, sua figlia e un numero sempre crescente di gatti.

© Riproduzione riservata aforismicitazioni.it

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