Vladimir Nabokov | Aforismi e Citazioni


Vladimir Vladimirovič Nabokov (in russo: Владимир Владимирович Набоков? /ˈvlʌˈdʲimʲɪr nʌ'bokəf/ Pietroburgo, 22 aprile 1899 – Montreux, 2 luglio 1977) è stato uno scrittore, saggista, critico letterario, entomologo, drammaturgo e poeta russo naturalizzato statunitense.

Come per il resto, non sono più colpevole, nell'imitare la "vita reale", di quanto la "vita reale" sia responsabile nel plagiarmi.

Freud mi sembra rozzo e medievale. Non voglio che un anziano gentiluomo viennese con l'ombrello mi infligga i suoi sogni.

Sono così orgoglioso della mia conoscenza di un qualcosa, fino ad essere modesto su quello che non conosco per nulla.

Ci sono aforismi che, come gli aeroplani, stanno su solo quando sono in movimento.

Lo-li-ta: la punta della lingua compie un breve viaggio di tre passi sul palato per andare a bussare, al terzo, contro i denti.

Penso come un genio, scrivo come uno scrittore brillante, e parlo come un bambino.

Certe persone - e io sono di quelle - odiano il lieto fine. Ci sentiamo frodati. Il dolore è la norma.

La vita è una grande sorpresa. Non vedo perché la morte non potrebbe esserne una anche più grande.