Train de vie - Un treno per vivere | Aforismi e Citazioni


Rabbino: Silenzio! Silenzio! Silenzio! Non si capisce niente! Fate una domanda alla volta, e poi non solo a me ma anche a Schlomo! Non posso rispondere a tutti!
Sarto: Ma lui è il pazzo rabbino. Lo scemo del villaggio.
Rabbino: E deportarsi da soli ti sembra da sani di mente?

Bambina: è ancora lontano nonnina d'oro?
Nonna: Sì, tesoro.
Bambina: Ma la terra è santa soltanto in un posto?
Nonna: No. Amore di nonna, la terra potrebbe essere santa in ogni posto, basterebbe volerlo. Cosi non sarebbe mai più lontana.

Rabbino: Dio mio! Era troppo bello, è questo dunque? Ci fai cadere a un passo dalla meta... Qualche volta mi chiedo se sei un pò sadico. Le vedi le nostre disgrazie? Le vedi le nostre disgrazie, le vedi? Oppure chiudi gli occhi e ti tappi le orecchie per non essere turbato?

Enoch: Ciao Sara.
Sara: Ciao Enoch.
Gli si avvicina, si siede accanto a lui. Enoch le mette un braccio intorno alle spalle. In pochi istanti Sara ha cambiato umore. La vita le sembrava insopportabilmente triste e ora è felice.

Narratore: Le prime luci del giorno illuminano di riflessi d'oro e rosa il cielo, l'aria, la campagna. Gli uccellini fanno chiasso fra i rami. È l'inizio di un caldo giorno d'estate.

mamma di Yossi: Sei cambiato figlio mio. Eri bello, amavi la gente, sognavi, avevi un Dio. Dove vai? è questo il comunismo? Sarei venuta con te in capo al mondo. Yossi, Yossi, mi Yossele... comunista va bene, ma torna uomo. Un uomo.

Schlomo: Shtetl, shtetl, shtetele, ne m'oublie pas, "shtetele", je suis parti un jour en train, pour aller très loin.Shtetl, shtetl, shtetele, n'efface pas les yeux des gens, c'est ce qui me tiens encore en vie, leur sublime folie, leur sublime folie. Train de vie.

Narratore: Shlomo si arrampica sul tetto, il suo posto preferito. Lassù sente il vento, il calore del sole, ha intorno i colori, la vita, il mondo libero. Sopra di lui il cielo. Può pensare in solitudine, in silenzio.

Schlomo: Volavano via i nostri compagni, volavano via appesi a una stella gialla, trascinati da un vento furioso. Avevano negli occhi il terrore. Volavano via gli uccelli, e non torneranno mai più. Si spegneva il sole e non comparivano più stelle. Solo nuvole nere, e il fuoco.

Shlomo: Un giorno, viaggeremo nello spazio, al di là del cielo, adesso lo so. Lo spazio non è più nei nostri cuori, e noi andremo a cercarlo altrove.

Narratore: Si ricomincia a ballare, a suonare. Il più felice è Shlomo, che balla meglio di tutti. Ha una lunga casacca bianca, un cappellino nero. La sua allegria e il modo di muoversi sono contagiosi.