Stephane Mallarmè | AforismiCitazioni.it

Amo l'orrore d'esser vergine.

Mi figuro, per un inestirpabile pregiudizio di scrittore, che nulla resterà non detto.

L'atto poetico consiste nel vedere improvvisamente che un'idea si frantuma in un numero di motivi uguali e nel raggrupparli; essi rimano.

Dare un più puro senso alle parole della tribù.

Evocare, in un'ombra apposita, l'oggetto taciuto, con parole allusive, mai dirette, che si riducono a silenzio uguale, comporta tentativo vicino a creare...

Non si scrive una poesia con le idee, ma con le parole.

La carne è triste, ahimè, e ho letto tutti i libri.

In fondo il mondo è fatto per finire in un bel libro.

Quante giornate ho passato solo col mio gatto! Per solo, intendo senza alcun essere materiale, ed il mio gatto è un compagno mistico, uno spirito.

Ogni anima è una melodia che si sforza di rinnovarsi.

Il casuale dev'essere bandito dall'opera moderna, e può essere soltanto simulato.

Nominare un oggetto equivale a sopprimere i tre quarti del godimento della poesia, che è dato dall'indovinare poco a poco: suggerirlo, ecco il sogno.

Definire è uccidere, suggerire è creare.