Roberto Duran | AforismiCitazioni.it

Ogni volta che salivo sul ring, qualcuno voleva uccidermi.

Al suono della campana finale Leonard venne verso di me per stringermi la mano, ma lo spinsi via. E poi mi feci fotografare con una mazzetta di banconote tra le dita. Mentre lui devastato andò con la famiglia alle Hawaii. Nessuno di loro lo aveva mai visto perdere.

L'onore merita rispetto.

Non è vero che avrei detto: metterei KO anche Dio. Non sono tipo da pagliacciata. In tanti fanno il pugile, io lo ero.

Io non ho mai schivato nulla. E sempre dando tutto. Ho affrontato tutti i più forti: da Hagler a Hearns, da Benitez a Barkley.

Non sapevo di aver inventato un modo di dire con "No màs". Una frase universale per chiunque voglia dire basta. In realtà mi pareva di aver detto: no quiero pelear con el payaso [Non voglio combattere con questo pagliaccio]. Sugar Ray Leonard non mi affrontava e io non avevo intenzione di inseguirlo.

Contro il portoricano Esteban de Jesus ho combattuto tre volte. La prima volta ho perso. In 32 incontri non mi era mai capitato. L'ho presa male. Mi giravano, volevo vendicarmi, non vedevo l'ora di massacrarlo. È stata una faida più che una trilogia: 1972, 1974, 1978. La prima sconfitta non potevo cancellarla, ma de Jesus sì.

Cercavo di rompere gli avversari. Non ragionavo, nè mi risparmiavo.

Sono nato per diventare campione del mondo.

Io non combatto gratuitamente. Ma io sono nato per essere un combattente.

Bisogna averla la voglia di ululare. Appena suonava il gong mi veniva la bava.

Una sera ero a ballare, ho difeso un amico, sono arrivati quattro poliziotti, ho picchiato pure loro. Non ne fanno più come me.

Ognuno lo dice: neri, bianchi... Tutti mi descrivono come una leggenda. Gli italiani, gli ebrei... Tutti.

Un mio sparring insisteva che allenarsi con me è come farlo con un animale. Cosa devo rispondere? Gli ho rotto il naso a quello.

La testa di Ray Lampkin fece un brutto suono quando colpì per terra. Perse conoscenza. Gli urlai: la prossima volta ti mando all'obitorio!

Non ho intenzione di diventare pazzo sul ring, perché io sono già pazzo. E non ho intenzione di morire sul ring. Morirò a letto da vecchio.

Alcuni dei vecchi arbitri fanno favoritismi verso alcuni pugili che sono attualmente in carriera. Ci dovrebbe essere un cambio della guardia negli arbitri, allo stesso modo in cui c'è con i pugili.

C'è solo una leggenda. Sono io.

Nessuno si distingue in questo momento. Tutti hanno stili simili. Nessun pugile ha reinventato la ruota creando un nuovo stile.

[Sulle donne pugili] Eroine. Mi piacciono. Le donne sono generose. Non si ritirano.