Rabindranath Tagore | Aforismi e Citazioni


Rabindranath Tagore, chiamato talvolta anche con il titolo di Gurudev, nome anglicizzato di Rabíndranáth Thákhur (রবীন্দ্রনাথ ঠাকুর, रवीन्द्रनाथ ठाकुर; AFI: [ɾobin̪d̪ɾonat̪ʰ ʈʰakuɾ]; Calcutta, 7 maggio 1861 – Santiniketan, 7 agosto 1941), è stato un poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo bengalese.

Tanto è facile soffocare, in nome della libertà esteriore, la libertà interiore dell'uomo.

Una vera educazione non può essere inculcata a forza dal di fuori; essa deve invece aiutare a trarre spontaneamente alla superficie i tesori di saggezza nascosti sul fondo.

Possa io fare della mia vita qualcosa di semplice e diritto, come un flauto di canna che il Signore riempie di musica.

La morte non è l'ultima verità . Ci appare nera come ci appare blu il cielo, ma non annerisce la vita più di quanto l'azzurro celeste sporchi le ali dell'uccello.

Nell'assopita e buia caverna della mente, i sogni fanno il nido con i frammenti caduti dalle carovane del giorno.

Il dolore è transitorio, mentre l'oblio è permanente. Nondimeno ciò che è vero è il dolore, non l'oblio.

Gli alberi sono lo sforzo infinito della terra per parlare al cielo in ascolto.

Non ho lasciato in cielo la storia dei miei voli; ho volato, e questa è la mia gioia.

La lezione più importante che l'uomo possa imparare in vita sua non è che nel mondo esiste il dolore, ma che dipende da noi trarne profitto, che ci è consentito trasformarlo in gioia.

Qualcuno rovesciò il calamaio sulla tela. Ora si vanta: "Ho dipinto la notte".