Nick Hornby | AforismiCitazioni.it

Sono molti i padri, in giro per il mondo, ad aver sperimentato il rifiuto più crudele, più spietato di tutti: i loro figli sono diventati tifosi della squadra sbagliata.

Da dove vengo io la monogamia è contro la legge, perché noi siamo tutti cinici e romantici, a volte contemporaneamente, e il matrimonio, coi suoi luoghi comuni e il suo tran tran a basso voltaggio, ci fa lo stesso effetto dell'aglio a un vampiro.

Pur avendo anche le donne le loro ossessioni, sono ossessionate dalle persone e l'oggetto della loro ossessione cambi spesso.

Ho cominciato a provare gusto nella sofferenza che il calcio procura.

Oh, sì, lo so... gli strizzacervelli diranno che avrebbero potuto darmi una mano, ma una metà dei problemi di questo fottuto paese sta proprio qui, giusto? Nel fatto che nessuno vuole prendersi le proprie responsabilità. La colpa è sempre degli altri. Buu-aah.

La maggior parte dei tifosi di calcio non si laurea a Oxford o a Cambridge, ma la maggior parte dei tifosi di calcio non ha neanche la fedina penale sporca, non porta con sè coltelli, non urina nelle tasche degli altri, non fa nessuna di tutte quelle cose che le vengono attribuite.

Come potevo battermi per l'emancipazione femminile, se non si poteva neanche contare che rimanessero in piedi negli ultimi minuti di una sfida all'ultimo sangue per la promozione?

Dirmi che potrei fare tutto quello che voglio è come levare il tappo dalla vasca da bagno e dopo dire all'acqua che può andare dove vuole. Voi provate, e vedrete che succede.

L'intrattenimento come dolore era un'idea che mi giungeva del tutto nuova.

Il nostro appetito per i libri è come il nostro appetito per il cibo.

Il passato lo padroneggio niente male. È il presente che non capisco.

La condizione naturale del tifoso di calcio è l'amara delusione, indipendentemente dal risultato.

Noi dobbiamo essere o disperati, o al settimo cielo, e questi sono stati d'animo difficili da raggiungere in una relazione stabile e solida.

La vita che vivevo non mi permetteva di essere... non lo so, di esser quello che pensavo di essere. Non mi permetteva neanche di reggermi dritto come si deve.

La vita reale è più pallida, più opaca, e offre meno possibilità di frenesie impreviste.

Tutti i libri che possediamo, letti e non, sono l'espressione più piena che abbiamo a disposizione della nostra personalità.

Aveva bisogno di qualcuno che galleggiasse cui aggrapparsi.

Siamo il nucleo famigliare ideale. Mangiamo insieme, facciamo giochi istruttivi invece di guardare la televisione, sorridiamo un sacco. Temo di poter ammazzare qualcuno da un momento all'altro.

A volte basta un gesto per essere giudicati.

Una volta credevo che crescere e diventare adulti fossero due cose analoghe, due processi inevitabili e incontrollabili entrambi.