Louise Ackermann | Aforismi e Citazioni

Tutto si liquida in perdita nella vita: morire è depositare il proprio bilancio. La morte, in realtà, non è che una definitiva bancarotta.

Se Dio esistesse non vorrei davvero essere al suo posto. Non poter cessare d'essere: quale supplizio!

Le credenze religiose sono come i denti vecchi: si muovono, ma tengono.

Raramente il matrimonio è l'unione armoniosa di due individui che si trovano nella medesima condizione di cuore. Di solito non è che un bisogno di finire e un desiderio di cominciare che s'incontrano.

La vita è come la giornata: ha le sue ore morte.

Non dirò all'umanità: progredisci; ma le dirò: muori; perché nessun progresso potrà mai strapparla dalle miserie della condizione terrena.

La cosa migliore da fare per l'uomo, sarebbe di prendere alla lettera questa logora metafora: "La vita è un sogno". Dare importanza a questo sogno è volere che degeneri in un incubo.

Le nostre passioni e i nostri bisogni, ecco i nostri veri tiranni. Si dovrebbe, pertanto, essere sempre semplici e virtuosi, non fosse altro che per amore dell'indipendenza.

Per scrivere in prosa bisogna avere assolutamente qualcosa da dire. Per scrivere in versi non è indispensabile.

Tutto è per il peggio nel più malvagio dei mondi possibili. Non è alle porte dell'inferno, ma a quelle della vita che bisognerebbe scrivere: "Lasciate ogni speranza".

Quando alle donne spalancheranno le porte di tutte le libertà, le donne oneste e savie non vorranno entrare.

La passione spiega bene delle cose, ma non giustifica niente.

Il cuore dell'uomo è insufficiente. Un lungo amore alla fine lo stanca. È costretto a riposarsi o a mutare.

Quando il tempo è trascorso sui nostri amori e sui nostri dolori, il nostro cuore, una volta calmato, rimane stupito dei suoi eccessi.

Di alcuni punti culminanti della nostra vita è come per le alte montagne: quale che sia la distanza che ce ne separa, ci sembrano sempre vicini.