Levante | AforismiCitazioni.it

L'artista desidera scalare la montagna e arrivare alla cima più alta, però, per arrivare alla cima più alta, di merda ne mangi tantissima.

E passa il tempo a passo svelto
e noi senza risposte alle domande,
un sogno che era grande
è diventato grandine.

Non voglio più buttarmi via
e spaccarmi il cuore con la testa
costa!

Oltre i sogni infranti
di chi ha perso tanto
troverai il tuo posto,
diverrai diamante.

Io, che non sapevo niente dell'odio e dell'amore
ho fatto in fretta ad imparare
com'è che scoppia il cuore.

E poi all'improvviso
mi ricorderò
di dimenticarti.

Ti ho cercata dentro me e nel mondo.
Da quando ti volevo
ti ho trovata, eccoti felicità.

Nulla è più contorto
di un'anima in pena
che cerca il sereno nel buio profondo.

Sono consapevole dei miei difetti, ma rimango affascinata da me. Ogni tanto sono splendida, ogni tanto sono una persona normalissima.

Ogni tanto penso, “Sai che c'è?, vado a lavorare in panetteria”. Poi penso, col cavolo, mi piace il lavoro che faccio. Il tuo sogno di quando avevi nove anni l'hai realizzato, Claudia, ce l'hai fatta. Se ci pensi è bellissimo. Non bisogna dimenticarsi di essere stati bambini.

Della mia vita privata non voglio parlare, ma poi la mostro, ne faccio foto. Devi stare al gioco, perché nel momento in cui ti mostri non puoi chiedere discrezione.

Io che ho perso il papà da piccola cerco un padre in ogni uomo.

Io sono disordinata, ma dal disordine è incredibile come io riesca a tirare fuori delle cose che sembrano studiate.

Certe volte mi chiedo quanto sia fortunata la gente a fare un lavoro normale. A me mancano, i lavori normali, mi piacciono. Ho fatto la cameriera, soprattutto. Da subito ho cominciato a lavorare con la musica, però mi sono pagata "Manuale distruzione" [il primo disco] facendo pasticcini.

Io probabilmente nella scrittura ho trovato un modo di guardarmi da fuori.

Ho scritto insieme il disco e il romanzo, sono nati nello stesso periodo, novembre 2015. Mi sono ritrovata a fare i conti con tante delle “mie mille me”, con un continuo cambiare. Sono arrivata a riconoscere di non essere solo una e a fare pace con questa cosa, a metterla nero su bianco.

Ho vissuto dei momenti di totale caos, a livello personale e anche di crescita.

Io sono una persona creativa nel senso reale del termine, qualsiasi cosa che si crei mi piace. Vale per la musica, per la scrittura del romanzo, poi dipingo, sono anche sarta, perché sono figlia di una sarta: mi piace vedere il risultato. Se facessi il muratore sarei comunque felice. Basta avere l'idea del progetto.

Sono una persona solitaria che soffre la solitudine, ma che ne ha una grandissima necessità.

Sono riservata ma allo stesso tempo racconto sempre i cazzi miei a tutti.