LeBron James | AforismiCitazioni.it

è l'ostacolo più grosso che devo ancora superare: temo il fallimento. Voglio vincere con tutte le mie forze e a volte questo mi fa entrare il timore di non riuscirci

Ho sempre ammirato Allen Iverson. Il mio gioco non ha niente a che vedere con il suo, ma non puoi mettere in dubbio la sua tenacia e la classe per uno che non arrivava al metro e ottanta e pesava meno di settanta chili. Ha dato sempre tutto. Ecco ho cercato copiarlo nella sua incredibile capacità di lottare sul campo.

Il mio obiettivo non cambierà mai. Che vinca o meno, io mi sono sempre prefissato questo traguardo sin dal 2005, forse. E adesso che ho vinto un anello, il mio obiettivo con cambia.

La miglior cosa dell'anno scorso è che siamo riusciti a scalare la montagna e a superarla. Adesso so cosa devo fare per scalarla di nuovo.

["Dopo la vittoria dell'anello il tuo obiettivo è cambiato?"] Onestamente, non più di tanto. Non ho avuto molto tempo per pensare abbastanza a cosa è successo. E comunque, ci sarà ancora qualcuno che dirà: non riuscirà a vincere il secondo anello. Non vincerà più nulla.

Voglio essere il migliore di tutti i tempi. Punto e basta.

Lo sport non è mai stato qualcosa che divide la gente, ma qualcosa che unisce. E il presidente [Donald Trump] ci sta dividendo.

[Riferendosi a Donald Trump] Prima del tuo arrivo, andare alla Casa Bianca era considerato un grande onore!

[Riferito ai media] Voi avete la tendenza a valutare la prestazione di un giocatore per ciò che produce negli ultimi spiccioli di una gara e vi dimenticate del resto.

Quest'estate mi sono rinchiuso in palestra. La sconfitta contro Dallas in finale mi ha dato grandissima motivazione, non che ne avessi bisogno. È stata una lezione di umiltà e mi ha fatto venire ancora più appetito. Il risultato mi sembra già confortante.

Per quanto ha fatto per il nostro sport, penso che Jordan meriti un riconoscimento. Se non ci fosse stato lui, non ci saremmo neppure noi.

Ogni volta che devo gestire una sconfitta, per me si tratta di un fallimento molto personale.

Non avverto alcuna pressione esterna, basta quella che mi metto addosso io. Ed è tanta.

[Su Kevin Durant] è davvero bravo, giovane, sa fare tutto. Un giorno toccherà a lui tirare il movimento.

perché MJ non era perfetto, sbagliava qualche partita, perdeva palloni, ma non aveva mai timore di sbagliare. E questo è il motivo a cui deve il suo successo: MJ non ha mai avuto paura.

Mia madre un giorno mi ha detto che non le dovevo nulla, pur con tutto quello che una donna del genere aveva fatto per me. Da quel momento ho saputo di non dover nulla a nessuno. Ma quello che invece sono disposto a dare alla città di Cleveland è tutto il mio impegno, la mia passione, la mia ispirazione. Finchè indosserò quella maglia, voglio essere d'ispirazione per questa gente.

Sono stato fortunato a fare grandi cose.

Tanta gente non ama LeBron James ma ama soltanto quello che faccio in campo. Mi ammira come giocatore ma non come uomo, non per quello che rappresento.

Sento il bisogno di far sentire la mia voce su certi temi. Non dico che tutti devono farlo, ma io questa necessità la sento, perché sono convinto di essere stato chiamato a servire una causa più alta.

Voglio andare oltre i limiti, abbattere gli stereotipi riguardanti le cose circa l'età massima a cui si raggiunge l'apice della carriera.