La maschera di ferro | AforismiCitazioni.it

Porthos: Siamo in una tomba?

Athos: Sei tu il traditore. [a D'Artagnan]

Re Luigi XIV: Di tutte le bellezze che ho visto, nessuna è comparabile a voi. [a Christine]

Athos: Che cosa proponi di fare?
Aramis: Sostituire il re.

Re Luigi XIV: D'Artagnan, io sono un re giovane... ma sono un re.
D'Artagnan: Allora siate un buon re, Maestà.

Porthos: Adoro Parigi, adoro la vita, e adoro voi, signore!

D'Artagnan: Uccidete il mio re, e io ucciderò il vostro.

Re Luigi XIV: D'Artagnan, questi corridoi agiscono per la sicurezza del Re, non per consentire a voi di spaventarmi a morte!

Aramis: Athos. Se falliremo in questa impresa... come probabilmente accadrà... sarò onorato di morire accanto a te.

D'Artagnan: Siete sempre circondato da donne meravigliose. Amate qualcuna di loro?
Re Luigi XIV: Molto spesso, in realtà.

D'Artagnan: Non uccideteli, se potete.

Luogotenente Andre: Per tutta la vita, non ho desiderato altro che poter... essere lui. [parlando di D'Artagnan ormai morto, mentre punta la spada contro Luigi]

Re Luigi XIV: Chi è?
Francois: Raoul, il figlio di Athos.
Re Luigi XIV: Le vostre preferenze andranno ai giovani soldati, ma io mi riferivo alla bellezza che è accanto.
Francois: Si chiama Christine.

Athos: Invece ha molto a che fare! Il re è un cane! Un cane e un codardo! [parlando delle intenzioni seduttrici di Re Luigi nei confronti di Christine, fidanzata di suo figlio Raoul]

Aramis: Il prigioniero con la maschera di ferro non fu mai trovato, tra i suoi carcerieri si vociferava che avesse ricevuto il perdono reale e fosse stato portato in campagna dove avrebbe vissuto tranquillo visitato spesso dalla regina. Il re noto come Luigi XIV portò al suo popolo cibo, prosperità e pace e viene ricordato come il più grande sovrano nella storia di questa Nazione.

D'Artagnan: Non posso tradire il mio re. Lo difenderò con la vita.
Aramis: Allora Dio sia con te, perché nessuno di noi lo sarà.

Filippo: Sapevo che sareste tornati.
Aramis: Temevo che la maschera vi avrebbe ucciso.
Filippo: Mi nasconde, ma non mi uccide.

Athos: La prossima volta che ci incontreremo, uno di noi morirà.

Athos: Una volta io, tutti noi, credevamo di dover porre le nostre vite al servizio di qualcosa di ben più grande di noi stessi. Aramis aveva la sua fede, Porthos il suo amore per la vita, D'Artagnan la sua devozione, io, avevo Raoul. [a Filippo]

Aramis: Luigi mi ha ordinato di scoprire la vera identità del Generale dell'Ordine dei Gesuiti e ucciderlo.
Porthos: Lascia che sia il generale segreto a preoccuparsi.
Aramis: Il problema è che sono io.