Gianfranco Funari | AforismiCitazioni.it

Dopo di me Raidue non ha più avuto una vera identità. Molti se ne sono andati seguendo il mio esempio. E chi è arrivato? Qualche scarto di Raiuno come Magalli…

Sotto la barba, niente.

Volete sapere qual è la cosa di cui vado più fiero? Del potere ho mostrato le mutande, nel senso che i politici hanno dovuto spogliarsi di fronte all'occhio spietato della telecamera e far vedere anche i loro affari più nascosti e a volte più sporchi.

Nel mercato televisivo sono sempre stati gli ascolti a determinare la raccolta pubblicitaria.

L'amore vero è dei principi, non mi riferisco ai nobili, ma ai principi dei sentimenti, delle sensibilità, della fantasia, della creatività, dell'espressione, del calore.

Io non sono stato mai donnaiolo, le donne che ho incontrato erano omaiole.

Io ho giocato nella vita con l'incoscienza del coraggioso.

Il talento è amico della violenza e della crudeltà in trasmissione.

Voglio rimanere sempre libero. Voglio sempre stare dalla parte della gente.

Noi italiani abbiamo nella coda il veleno dell'avverbio dubitativo.

Non sono un giornalista, sono un giornalaio.

Nel mio cammino ha calpestato parecchie merdacce e non mi son mai pulito le scarpe.

La donna più importante che ho incontrato? La politica.

Sono un pentito del centrodestra e un deluso dal centrosinistra.

è finita la politica da salotto. Una volta la gente diceva: governo ladro. Adesso dice il nome del ladro, il nome del partito e che cosa ha rubato.

Le idee valide si esprimono con poche parole.

La televisione è come la merda. Bisogna farla ma non guardarla.

La mattina, quando ti alzi, non ti chiedere che cosa devi fare, ma che cosa puoi fare per essere felice.

Quanno te va tutto storto... Nun devi dì verranno giorni migliori... Devi dì me so rotto li cojoni! Questo devi dì!